Armato di accetta e con molte banconote da esibire. Così si sarebbe fotografato G.T., un cittadino tunisino 29enne residente a Vittoria che è stato espulso dal territorio nazionale perché ritenuto «pericoloso per la sicurezza e la tranquillità pubblica».
Durante le indagini, iniziate a dicembre dello scorso anno, i carabinieri del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa insieme ai reparti speciali e ai carabinieri di Vittoria hanno trovato anche immagini pubblicate suo profilo Facebook dalle quali sarebbe emerso un «indubbio oltranzismo religioso». In particolare, si tratta di una decina di immagini prese dal web raffiguranti guerriglieri e striscioni inneggianti all’Isis, fra cui anche quella di un bambino armato di kalashnikov con una benda e scritte islamiche.
Dalle attività d’indagine è risultato che il ragazzo, da non molto tempo residente a Vittoria, viveva da solo e non frequentava moschee. Non sono emersi neanche riscontri su progetti ostili del 29enne, né collegamenti con esponenti di organizzazioni terroristiche.
Il provvedimento di espulsione del prefetto rappresenta un’attività preventiva scaturita dalle indicazioni rispetto a una presunta adesione, almeno ideologica, al terrorismo di matrice religiosa islamica. L’uomo, dopo un periodo di permanenza al centro di permanenza per il rimpatrio di Brindisi, è stato rimpatriato dalla frontiera di Roma Fiumicino al Paese di provenienza.
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