La pioggia incessante dei giorni scorsi non ha scoraggiato il gruppo di manifestanti, giunti anche da diverse parti della Sicilia, che ieri mattina ha marciato tra le strade di Vittoria per ricordare Nerina, la cagnolina seviziata e uccisa a inizio novembre. Il corteo partito da piazza Italia si è concluso con un sit-in nel luogo dove è avvenuta la vicenda. Alla protesta hanno preso parte alcune associazioni animaliste (Lida di Gela, Il lungo baffo di Ragusa e l’Enpa), movimenti politici (Sorgi Vittoria, Tana dei lupi) ed esponenti dell’amministrazione comunale che, in collaborazione associazioni e istituzioni presenti sul territorio, stanno portando avanti un’agguerrita battaglia contro il randagismo.
Una manifestazione voluta per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sugli animali, come hanno spiegato i promotori. «Da tempo dilagano in città episodi di crudeltà umana inaudita – spiega Gaetano Mangione a MeridioNews -. Gatti uccisi a sassate o impallinati, cani bruciati o trovati con il muso stretto nel nastro adesivo e per ultimo la barbara uccisione di Nerina. L’ennesimo atto di ferocia che non deve essere dimenticato». «Stavolta – aggiunge Cristina Spata – il colpevole è stato incastrato dalle telecamere e individuato. Chiediamo che chi ha commesso questa atrocità possa ricevere una punizione esemplare».
Ma chi era Nerina e come è stata uccisa? «Era una randagia di circa quattro mesi docile e dolcissima che viveva nei pressi del distributore di benzina», racconta Maria Teresa Nicosia, responsabile del rifugio Frida che accudiva la cagnolina. Fino a quanto è stata fatta la macabra scoperta. A dare l’allarme è stato il benzinaio che, preoccupato della sua assenza e di alcune tracce sospette di sangue, aveva visionato le telecamere di videosorveglianza. Sul luogo erano intervenuti Liliana Senatore, commissaria straordinaria Enpa di Santa Croce Camerina, le guardie zoofile e la polizia municipale. «I filmati – commenta Senatore – mostrano chiaramente che un uomo senza fissa dimora, frequentatore assiduo del luogo, si era avvicinato all’animale, accucciata sopra un vecchio divano, per seviziarla a morte con un lungo ferro di metallo».
Per la commissaria Enpa «siamo di fronte a una situazione inaccettabile e non smetteremo di fare sentire la nostra voce affinché vengano applicate le leggi per punire i colpevoli», e ricorda i risultati ottenuti a Santa Croce Camerina, dove «il fenomeno è quasi del tutto sparito grazie a una lotta comune tra guardie zoofile, associazioni di volontariato e istituzioni».
«Uccidere o ferire un animale può essere spia di un comportamento sociopatico che può portare anche alla violenza sulle persone». È questa la tesi sostenuta da Gianluca Occhipinti, assessore alla Tutela animale di Vittoria, consapevole del fatto che il randagismo è un problema che affligge le zone del Ragusano. «Nel momento in cui ci siamo insediati abbiamo dovuto fare i conti con situazioni mai affrontate da chi ci aveva preceduto», commenta l’assessore. Che poi ricorda l’impegno dell’amministrazione Moscato nell’aver «avviato l’iter per i lavori di completamento di un canile con un’equipe di esperti cinofili e addestratori», oltre che nell’aver smantellato un recinto abusivo in cui vivevano diversi cani a Scoglitti, favorendo «l’adozione degli animali». Occhipinti conclude annunciando i prossimi obiettivi. «Stiamo lavorando a un programma di censimento e sterilizzazione», conclude.
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