Nessun ping pong, la pallina è nelle mani a Gianfranco Miccichè e sta a lui – e all’Assemblea regionale siciliana – disporre il taglio dei vitalizi dei parlamentari. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, risponde così all’attacco dei cinquestelle sul termine entro cui la politica regionale dovrà adempiere a quanto previsto dalla legge di bilancio nazionale in merito alla riduzione delle somme che vanno agli ex deputati regionali.
In Sicilia, vengono conteggiati ancora con il sistema retributivo per gli anni precedenti al 2012. Per allinearsi alle direttive nazionali c’è un altro mese di tempo, poi il rischio sarà quello di andare incontro a un’ulteriore riduzione dei trasferimenti statali. «Sono politicamente favorevole al taglio dei vitalizi, io lo sono più di tutti – ha detto oggi Musumeci in conferenza stampa -. Per quanto riguarda l’Assemblea non è compito mio. È un fatto morale di cui mi faccio carico, d’altronde la mia storia è chiara».
Il governatore ha confermato i motivi per cui si è deciso di impugnare la norma che prevede la riduzione dei trasferimenti alle Regioni che non taglieranno i vitalizi. «Il governo non ritiene che presenti particolari aspetti di incostituzionalità, ne abbiamo discusso in giunta dove non sono mancate le perplessità», ha concluso Musumeci.
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