Un’orchestra di sole donne, volti giovani e scarpe rosse ben salde ai piedi, ha dato il via alle manifestazioni per il 25 novembre palermitano. La giornata contro la violenza sulle donne si è aperta sulle note de La vita è bella, eseguita dalla Women orchestra, protagonista del flash mob andato in scena di fronte al teatro Politeama stamattina sotto l’organizzazione dei coordinamenti femminili di Cgil, Cisl e Uil cittadini. «Le mie compagne di viaggio – dice Alessandra Pipitone, direttrice della Women Orchstra, alla sua prima uscita ufficiale – hanno accolto subito con piacere la richiesta di essere presenti qui oggi. In fondo non si parla così tanto di violenza sulle donne. In televisione vediamo scorrere delle immagini, ma a casa ne parliamo? La violenza ci passa accanto. Bisognerebbe fare un’opera educativa, partire dalle scuole elementari, perché i bambini stessi non riconoscono alcune forme di violenza come tali. Violenza è anche quella psicologica, è il mobbing, si manifesta in tantissimi modi».
E sul ruolo dei giovani e l’importanza dell’educazione alla non violenza fin dalla tenera età si è basata buona parte della giornata. Tra le richieste presentate dai segretari delle tre sigle sindacali oggi alla prefetta Antonella De Miro, anche quella di costituire «un tavolo provinciale permanente sul contrasto ad ogni forma di violenza sulle donne, il rafforzamento dei presidi di denuncia e di assistenza mirati anche alla prevenzione, la verifica delle esigenze e necessità delle strutture competenti in tema delle Politiche sociali anche in termini di disponibilità finanziarie». Ad arricchire lo spettacolo offerto dalla Women Orchestra ci hanno pensato anche i ragazzi liceo delle scienze umane Finocchiaro Aprile, dell’Iti Vittorio Emanuele III, del liceo psicopedagogico Danilo Dolci, dell’istituto comprensivo “Russo Raciti” e del liceo linguistico Ninni Cassarà.
Gli studenti della quarta F del liceo Vittorio Emanuele II, invece hanno realizzato un video sul tema, proiettato sul maxischermo allestito per l’occasione di fronte al teatro. Il tutto si è concluso con un gesto simbolico, la messa in sede di una nuova palma al Politeama. La pianta è stata donata dal settore Ville e giardini del Comune di Palermo e proviene da un’azienda confiscata alla mafia.
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