PROBLEMI PER TUTTI GLI ENTI CHE OPERANO IN AGRICOLTURA. LA DIRIGENTE GENERALE ROSA BARRESI AMMETTE: “NON C’E’ LIQUIDITA’ DI CASSA”
Neanche con lapprovazione della terza manovra di bilancio il Governo regionale riesce a dare certezza ai conti. Il quadro emerso in Commissione Bilancio e Finanze in merito allaudizione dei vertici degli enti che erogano servizi per lagricoltura è confusionario e desolante.
Ad affermarlo Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia allArs.
Dei 54 milioni di euro stanziati con la manovra-ter al dipartimento regionale allAgricoltura – commenta il parlamentare azzurro allArs – soltanto 30 milioni sono stati destinati ai pagamenti di spese emergenti per loccupazione, ma resta larretrato nel pagamento degli stipendi e non si capisce per quale motivo.
Siamo alla terza settimana di settembre ed il dato certo che emerge è che si procede a tentoni – precisa Figuccia – ed ancora non si ha un quadro sulle disponibilità finanziarie necessarie a garantire le giornate lavorative previste per legge in favore dei lavoratori a tempo determinato.
Con il ricorso a ben tre manovre il Governo Crocetta ha soltanto rinviato di qualche settimana lufficializzazione del buco di bilancio – aggiunge il vice capogruppo di Fora Italia – complicando i conti e gli stanziamenti che hanno solo prodotto ritardi che mettono a rischio gli stipendi dei dipendenti ed il completamento delle giornate lavorative del personale a tempo determinato dellEsa, dei Consorzi di Bonifica, dei forestali e degli enti di ricerca dellassessorato agricoltura.
Il caso dellEsa è eclatante – rimarca Figuccia – sugli stipendi dei lavoratori di ruolo vincitori di concorso non c’è chiarezza, poiché, anche se sono stati trovati i soldi per saldare la prima semestralità 2014 e pagare gli stipendi sino ad ottobre, per fine anno la situazione rimane incerta. Ricordo che la dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Rosa Barresi, ha dichiarato che non c’è più liquidità di cassa”.
Sulla spesa per la meccanizzazione cè una sottostima di bilancio rispetto al 2013 – precisa il parlamentare azzurro – con un ammanco di almeno 4 milioni di euro, al quale il Governo regionale dovrà porre rimedio se vuole evitare il massacro dei lavoratori a tempo determinato che si vedrebbero costretti, a causa della sospensione, a perdere giornate di lavoro ed i diritti previdenziali. Senza contare degli eventuali danni sulla campagna di meccanizzazione.
Nei confronti dei lavoratori dellEsa il Governo si mostra distratto e inadeguato – ncalza Figuccia – dato che ancora oggi nel collocarsi in quiescenza subiscono un notevole danno economico dovuto al mancato apprezzamento in Giunta del Contratto nazionale di lavoro 2006/09 ancora in attesa si essere messo allordine del giorno per la sua approvazione.
Il disastroso Governo regionale non ha ancora capito che i lavoratori dellEsa vanno in pensione con i parametri del vecchio contratto del triennio 2002/2005 – conclude Figuccia – mentre quelli di ruolo sono in attesa da nove anni che venga adeguato lo stipendio alle nuove tabelle economiche.
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