Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato, su proposta di Forza Italia, una mozione per la videosorveglianza all’interno di asili nido pubblici e convenzionati, case di riposo per anziani, case famiglia e comunità per minori. Ad occuparsi dell’intero sistema dovrebbero essere tecnici comunali specializzati. Già un anno fa la giunta Orlando aveva presentato un piano per la videosorveglianza esterna di 158 plessi cittadini. Stavolta si parla di circuiti interni, in conformità alla proposta di legge approdata da poco alla Camera. «Quella era una cosa un po’ diversa, per prevenire gli atti vandalici», spiega il capogruppo azzurro Giulio Tantillo. Una volta approvata la legge, prescrizioni, modalità e posizioni delle telecamere saranno stabilite dal Garante della privacy.
C’è anche chi ha palesato il rischio di un «Grande Fratello di orwelliana memoria», come Luigi Sanlorenzo del Pd: «L’idea di mettere telecamere ovunque mi preoccupa. Stiamo costruendo una società della paura, del controllo e della sorveglianza – afferma -. Ci ritroveremo a non avere più uno spazio in cui non ci sia un occhio che ci controlla. Certo, probabilmente andare dai propri elettori e dire ‘guarda, ti ho fatto mettere la telecamera’ conta di più». «Dopo i tanti casi di abusi in scuole e case di riposo – replica Tantillo -, non si può parlare di controllo bensì di tutela, perché i genitori dei bambini o i parenti degli anziani devono restare tranquilli quando lasciano i figli o i nonni in una struttura pubblica. Tutto verrebbe fatto nel rispetto della privacy. La mozione riguarda sia gli istituti pubblici sia quelli convenzionati, fermo restando che un privato se vuole può firmare una convenzione con il Comune».
Respinta, invece, la proposta di Alberto Mangano del Mov 139, che aveva chiesto di installare le telecamere anche nei luoghi abituali delle discariche abusive. Richiesta rispedita al mittente perché in passato l’aula aveva già approvato una mozione simile senza grandi risultati: le discariche abusive si “spostano” continuamente e sono ormai un malcostume diffuso, soprattutto in periferia. La seduta è stata poi sospesa per mancanza del numero legale e rinviata a domani, quando si affronterà la mozione sulla rotonda da costruire all’incrocio tra via Galileo Galilei e via Borremans.
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