Viale Vittorio Veneto, linea 2-5, ore 15.30. È uno scenario di centro città in pieno giorno quello in cui si è svolta, ieri, l’ennesima aggressione ai danni di un dipendente dell’Amt, l’azienda metropolitana dei trasporti. A esserne vittima, questa volta, un controllore colpito da un pugno di faccia da un altro uomo. Secondo la prima ricostruzione, il passeggero – dopo essere stato trovato senza biglietto sulla linea che va da piazza Borsellino a piazzale Sanzio – avrebbe dato in escandescenze contro il lavoratore. Prima sarebbe sceso dalla vettura, poi avrebbe trascinato anche il controllore, spaccandogli il naso con un gancio bene assestato. A fermare l’aggressore sono intervenute le forze dell’ordine.
«La vittima è un lavoratore modello al quale va, già da oggi, tutta la mia gratitudine e la mia stima», dichiara l’avvocato Puccio La Rosa, presidente dimissionario dell’Amt. Il controllore è stato picchiato nello stesso giorno in cui lui e l’ingegnera Raffaella Mandarano hanno comunicato al sindaco Enzo Bianco le proprie dimissioni dal consiglio di amministrazione della società partecipata del Comune di Catania. «L’azienda cercherà di tutelare il dipendente in tutte le sedi opportune», continua La Rosa, che però avrà giusto il tempo di vedere l’inizio di eventuali procedimenti penali: dal 10 febbraio lascerà il posto a un altro amministratore.
Il lavoratore malmenato, invece, è stato portato in ospedale – forse al Cannizzaro di Catania -, e se in un primo momento si era creduto che avesse riportato una frattura del setto nasale pare che, nelle ore successive, questa diagnosi sia stata corretta in meglio. «Ho seguito l’intera giornata di controlli, il naso non era proprio rotto – precisa La Rosa – Ma quale che sia stato il danno non importa: siamo dalla parte del lavoratore, non possiamo continuare a tollerare gesti simili». Del resto, all’inizio del suo mandato, quattro mesi fa, La Rosa aveva portato sul campo il tema della sicurezza sul trasporto pubblico: «Faccio appello alla nuova prefetta affinché tenga presente che c’è da fare un’azione forte, a tutela di tutti i cittadini».
L’ultima aggressione della quale si era diffusa la notizia è dello scorso 28 dicembre: alla stazione di piazza Giovanni XXIII un catanese di 44 anni si sarebbe prima spogliato e poi legato a un sedile con la cintura di sicurezza, urlando e minacciando l’autista e gli altri passeggeri. I militari dei carabinieri sono stati costretti ad arrestarlo, mentre il sindacato Fast-Confsal tentava di riportare l’attenzione sul tema della sicurezza. A giugno, poi, un altro caso aveva suscitato clamore e polemiche: un pregiudicato di 82 anni, anche lui senza biglietto, aveva tentato di accoltellare il controllore che voleva fargli la multa mentre la vettura percorreva viale XX settembre, in direzione via Etnea. In quel caso a evitare il peggio era stato l’intervento di due carabinieri di passaggio.
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