Un certificato di agibilità rilasciato senza la certezza dell’avvenuto collaudo. E un semplice perito tecnico industriale all’interno della commissione di verifica. Il cedimento sul viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento avvenne a pochi giorni dalla sua inaugurazione. L’Autorità Anticorruzione ha avviato alcune verifiche sulla regolarità della realizzazione dell’opera, di cui oggi sono stati resti noti i primi risultati. Tra le criticità riscontrate vi sarebbe l’emissione di un certificato provvisorio di agibilità da parte del direttore dei lavori ma senza che vi fosse certezza circa l’avvenuto collaudo statico della struttura.
Su questo punto l’Autorità Anticorruzione ha inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica di Termini Imerese che indaga sulla vicenda che ha coinvolto anche alcuni dirigenti Anas. Un’altro degli aspetti anomali della vicenda sarebbe la nomina nell’ambito della commissione di collaudo tecnico, di una persona che non avrebbe i requisiti richiesti e in possesso di un titolo di studio non adeguato al lavoro svolto: nella fattispecie, un diploma di tecnico industriale.
Al vaglio dell’Anticorruzione vi sarebbe anche la mancata interruzione del traffico sulla statale 121 da parte dell’Anas prima dell’inizio dei lavori. La commissione di collaudo, inoltre, non avrebbe effettuato sufficienti visite al cantiere. L’Autorità punta il dito anche contro alcune varianti in corso d’opera, giudicate eccessive. Secondo gli ispettori si sarebbero potute evitare con un maggior approfondimento nella fase iniziale di progettazione.
Infine sarebbe emersa la presenza di una società non dichiarata in sede di gara d’appalto all’interno del capitale azionario della società contraente generale, ovvero il consorzio di imprese Bolognetta scpa. Il cedimento del viadotto avvenne lo scorso 30 dicembre. Secondi i tecnici dell’Anas la causa sarebbe stata un difetto di esecuzione attribuito alla società che ha realizzato i lavori, la Bolognetta scpa. Il ministero delle Infrastrutture avviò un’indagine parallela. La commissione ispettiva concluse che all’origine del problema vi erano state «carenze strutturali e costruttive, il rilevato in terrapieno – spiegava – è risultato non idoneo all’utilizzo rispetto alle condizioni stratigrafiche, geotecniche e idrauliche del territorio su cui è stato realizzato».
L’opera è costata oltre 13 milioni di euro. La variante Scorciavacche comprende un tratto della strada statale 121 altrimenti detta Catanese. Questo intervento rientra nel progetto di ammodernamento della Palermo-Lercara Friddi per un segmento di circa 34 chilometri che va dall’attuale svincolo di Bolognetta a quello di Bivio Manganaro. Il valore complessivo dell’opera è di circa 297 milioni di euro, unico collegamento diretto tra le provincie di Palermo ed Agrigento, il viadotto fu aperto con un anticipo di tre mesi rispetto agli iniziali tempi previsti.
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