Il Comune cambia idea: via Dusmet, principale via d’accesso della zona sud cittadina, ritorna a doppio senso di marcia. Improvvisamente, la mattina di martedì 13, sul lato nord della trafficata arteria si sono rivisti auto, moto e soprattutto grossi autobus. Panico tra gli automobilisti, appena abituatisi a marciare in senso unico. A peggiorare la situazione l’assenza di spartitraffico – dato che il precedente era stato rimosso da pochi giorni – e la segnaletica a dir poco carente.
Il Comune annuncia l’adozione di «alcune proposte migliorative formulate con i commercianti di via Dusmet» con una nota di lunedì 12, giustificando il dietro front con il «congestionamento di via Vittorio Emanuele». Si cerca di salvare la faccia: non è un doppio senso di marcia, ma una «corsia di servizio». Si tratta, secondo la definizione del Comune – anche quella a doppio senso – di una sorta di corsia preferenziale per i grossi autobus diretti fuori città, ma anche di una corsia dedicata agli acquirenti dei negozi di via Dusmet.
Si spiega nella nota: «Larea potrà anche essere percorsa da auto private dirette ai negozi di Dusmet per attività di carico e scarico dei prodotti e per meglio servire gli abitanti della Civita». Ecco perché le auto circolano liberamente. Passano a qualunque ora, anche davanti ai vigili, che non accennano ad alzare paletta. Considerata la discrezionalità lasciata al cittadino dall’ordinanza, come controllare l’intenzione di andare a fare acquisti in uno dei negozi di via Dusmet resta un mistero anche per loro.
Solo pochi giorni fa il sindaco Raffaele Stancanelli dichiarava tramite un’altra nota ufficiale che «come tutti i cambiamenti è necessaria una fase di rodaggio per monitorare il sistema». La fase di rodaggio, dunque, sembra essersi già conclusa con un parziale fallimento.
Resta però ancora molto del piano di mobilità inaugurato a inizio mese. Sensi unici di marcia, corsie preferenziali per i bus nello stesso senso delle automobili e divieto assoluto di fermata lungo le vie Vittorio Emanuele e Dusmet. Per districarsi tra rivoluzioni e ripensamenti dell’amministrazione comunale, ecco una semplice mappa.
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