Costeranno poco più di 180mila euro i lavori alla rete fognaria delle acque bianche di via Dell’albero e via Tellaro, e alle grosse voragini che si sono aperte nell’asfalto, in alcuni punti del quartiere di San Giorgio, due anni fa. Ad aggiudicarsi l’appalto – per cui l’amministrazione aveva inizialmente previsto un impegno di circa 270mila euro – è stata un’impresa di Gangi, nel Palermitano. A firmare l’aggiudicazione definitiva alla Icoser srl – questo il nome della ditta scelta tra altre nove offerte pervenute all’amministrazione – è la direzione dell’ufficio Lavori pubblici del Comune di Catania. «Cercheremo di fare il prima possibile, probabilmente attivando la procedura di consegna sotto riserva», commenta l’assessore al ramo Luigi Bosco.
È il mese di settembre del 2015 quando, in occasione di un nubifragio, il bitume della strada di via Tellaro, via Dell’Albero e via dei Calici cede, creando due grosse voragini che, a partire da quel momento e nonostante una grossolana riparazione, si riempiono quotidianamente di rifiuti e materiale di risulta. Una situazione, sofferta dai residenti, che si aggiunge a problemi decennali alla fognatura delle acque bianche del quartiere di San Giorgio, rione al quale appartengono le vie interessate dal cedimento dell’asfalto. Qualche settimana dopo, i tecnici comunali, l’assessore ai Lavori pubblici e la commissione consiliare competente in materia effettuano un sopralluogo in cui raccolgono il disagio dei cittadini, provando a trovare una spiegazione alle voragini. Le quali si sarebbero spaccate proprio a causa della spinta delle acque reflue sotto le vie interessate.
È in quell’occasione che l’amministrazione si attiva per risolvere definitivamente il problema delle fognature e delle voragini di San Giorgio. Pochi giorni fa, sul sito ufficiale del Comune, è apparso il provvedimento di aggiudicazione definitiva dell’opera tanto attesa nel quartiere. «Conosciamo bene la situazione dei residenti rispetto alle due problematiche per cui, considerato che la legge prevede di agire in fretta in caso di pubblica incolumità e di sicurezza, attiveremo la cosiddetta procedura sotto riserva», dichiara l’assessore Luigi Bosco.
«È un modo per fare sì che i lavori comincino senza dovere aspettare trenta giorni successivi all’aggiudicazione della gara, un periodo in cui possono essere presentati eventuali ricorsi da parte di ditte scartate. Qualora i cantieri fossero già all’opera e arrivassero i primi ricorsi – continua il componente della giunta nonché ex presidente dell’ordine degli Ingegneri di Catania – il Comune dovrebbe liquidare all’impresa operante solo i lavori fino a quel momento effettivamente compiuti». Il motivo che porta l’assessore Luigi Bosco a scegliere questa modalità «è semplice: oggi c’è bel tempo ma domani potrebbe piovere e vogliamo ridurre al minimo i disagi». Una premessa che lo porta a fissare il cronoprogramma per l’inizio e la fine dei lavori: «Avvieremo tutto prestissimo e conteremo di concludere prima di sei mesi».
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