Via Santa Sofia, crolla l’asfalto nella zona di Cibali Una voragine si è aperta a pochi metri dal lavatoio

Si sente il rumore dell’acqua scorrere sotto, ma non si vede niente per via della barriera in plastica che la copre. La voragine che si è aperta in via Santa Sofia, a pochi metri dal lavatoio di Cibali, è proprio in mezzo alla strada. L’asfalto è dissestato e rattoppato in più punti, fino ad arrivare al grande foro a causa del quale, adesso, una delle principali arterie cittadine è chiusa al traffico, in attesa che si capisca come intervenire. La circolazione automobilistica in tutta la zona è completamente congestionata: le code, su tutte le strade limitrofe, sono lunghe centinaia di metri. A presidiare la zona due agenti della polizia municipale, in attesa di aggiornamenti su come evolverà la situazione.

Per molti residenti della zona, in realtà, il danno era prevedibile, soprattutto in virtù della geologia del sito: sotto all’intera zona si muovono diversi corsi d’acqua. Alcuni dei quali alimentano lo storico lavatoio a due passi da piazza Bonadies. Un tema, quello delle falde acquifere sotterranee, del quale si era ricominciato a parlare ad aprile 2017, quando un approfondimento esclusivo di MeridioNews aveva mostrato le poderose infiltrazioni nel cantiere della metropolitana di Cibali: una stazione all’epoca chiusa per un problema con l’impermeabilizzazione della galleria. Quella fermata continua a non essere operativa ancora adesso.

«Ho fatto un sopralluogo sabato mattina – dichiara a questa testata l’assessore ai Lavori pubblici Pippo Arcidiacono – Stiamo cercando di capire come intervenire. Sembra che con le ultime piogge la città si sia letteralmente spaccata». Tant’è che c’è almeno un’altra situazione particolarmente complessa tra San Giorgio e Librino: lì si sta valutando l’interdizione, per rischio crollo, di un viadotto. «Abbiamo interessato anche il genio civile, siamo impegnati su tutti i fronti», assicura Arcidiacono. In piazza Bonadies, nel frattempo, si sta svolgendo un consiglio di quartiere itinerante. «Abbiamo fatto una segnalazione», sostiene il presidente della circoscrizione Erio Buceti

«Proprio nei giorni scorsi ho parlato, in commissione Urbanistica, del fatto che a Catania non ci sono geologi in grado di analizzare il sottosuolo. Ma non per mancanza di competenze, proprio perché non c’è personale», interviene il consigliere comunale Sebastiano Anastasi, ex presidente di quella circoscrizione e adesso consigliere comunale. Da anni si batte perché si parli delle falde acquifere sotto Cibali. «Mi auguro che tutti si interessino a questa vicenda. Manderò una nota all’amministrazione comunale perché il problema va illustrato: se non si conosce la questione, vista l’assenza di un ufficio geologico degno di questo nome, come si può risolvere?». 

Luisa Santangelo

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