Via San Martino, tenta rapina a negozio bengalese Catanese armato di pistola fermato dal proprietario

Un uomo armato di pistola ha fatto irruzione intorno alle 19.45 in un phone center di via San Martino a Catania, traversa di via Garibaldi, a pochi passi da piazza Duomo. Ma è stato prima inseguito, poi disarmato e bloccato all’interno dello stesso negozio dal proprietario, originario del Bangladesh, insieme a un amico che si trovava all’interno del locale, anche lui bengalese.

Secondo la ricostruzione del proprietario, Mohammad Nazrul Molla, l’uomo ha «mostrato una pistola e ha chiesto soldi e ricariche telefoniche. L’ho poi inseguito, gli ho fatto cadere la pistola e insieme al mio amico siamo riusciti a bloccarlo dentro», racconta a MeridioNews. Il malvivente, un catanese, ha fatto irruzione calciando la porta d’ingresso dell’esercizio commerciale. Indossava un cappellino calato fino all’altezza degli occhi, un giubbotto nero e dei jeans, e uno scaldacollo a coprire parzialmente il volto. Secondo quanto appurato dai carabinieri intervenuti sul posto, aveva una pistola caricata a salve. Il malvivente è stato quindi trasportato nella caserma di piazza Dante insieme al titolare del negozio e all’amico.

Nei minuti concitati successivi alla rapina si sono precipitate sul luogo una trentina di persone, quasi tutti bengalesi e proprietari di attività commerciali nella zona. Una denuncia di quanto stava accadendo è stata fatta anche a uno dei vigili urbani in piazza duomo, davanti al palazzo degli Elefanti sede del Comune, dove si stava svolgendo la seduta odierna del Consiglio comunale. L’agente però non è potuto intervenire, rispondendo «non posso lasciare il mio posto». Sul luogo della tentata rapina è però accorso un collega dei vigili urbani, anche lui in servizio al Comune. Poco dopo, all’arrivo dei carabinieri, uno dei cittadini bengalesi presenti ha esclamato, in dialetto catanese: «Bonu accussì, ni nni putemu iri».

Luisa Santangelo

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