Via Quintino Sella, la Rap si ribella agli incivili «Non garantiamo più ritiro dei rifiuti abbandonati»

«La Rap non garantirà più alcun ritiro di rifiuti depositati da chi non ha senso civico, non rispetta i propri vicini, non ama la propria città». Recita così il cartello che l’azienda di igiene ambientale ha affisso in via Quintino Sella dopo aver rimosso l’ennesima discarica abusiva. A diffondere le immagini dell’intervento, su Facebook, è stato il consigliere di amministrazione Maurizio Miliziano. Una scritta che suona come un grido di esasperazione, quasi una resa all’inciviltà.

Una parte di via Quintino Sella – il tratto tra piazza Nascè e via Libertà – fa parte dell’itinerario della raccolta differenziata Porta a Porta 2 ma la discarica rimossa si trovava nel tratto in direzione Borgo Vecchio. Dopo la riqualificazione di piazza Nascé – che lo scorso settembre è stata pedonalizzata con l’installazione di panchine, cestini, dissuasori, vasi e fioriere – i cassonetti sono stati spostati di poche decine di metri «ma le persone per pigrizia gettano l’immondizia nel primo punto utile», spiega uno sconsolato Miliziano.

Non che nelle zone del porta a porta – e ovviamente non si tratta solo di via Quintino Sella – le cose vadano molto meglio: molti condomini violano le regole, tanto che l’assessore all’Ambiente Sergio Marino e il sindaco Leoluca Orlando hanno dovuto inasprire le multe e hanno chiesto ai vigili urbani di intensificare i controlli. I caschi bianchi hanno scoperto che molti residenti preferiscono continuare a raccogliere l’immondizia in maniera indifferenziata mettendola in normali sacchetti e trasportandola in auto fino ad un cassonetto in una zona della città in cui il porta a porta non è ancora arrivato. In via Quintino Sella la Rap ha lasciato un ultimo avvertimento: «L’area è sorvegliata e vigilata, chiunque conferisca abusivamente in questo sito sarà multato». 

Nel secondo semestre del 2016 la differenziata a Palermo è tornata a crescere dal 6 al 12 per cento ma si tratta di una percentuale ancora troppo bassa rispetto agli altri capoluoghi italiani. In tre mesi la differenziata nella zona del Porta a Porta a 2 – dati presi dal sito della Rap – è cresciuta dal 65,8 al 72,5 per cento ma solo perché la raccolta del vetro a novembre e dicembre non era ancora ancora iniziata. In calo carta e cartone (dal 15,6 al 10,4 per cento) e plastica e metalli (dal 7,1 al 5,5 per cento) mentre l’organico è aumentato lievemente (dal 43,08 al 43,69 per cento).

In compenso la gente continua a scaricare illegalmente in strada sacchetti, ingombranti e materiali di ogni tipo: dal 12 gennaio a oggi la Rap ha raccolto più di settemila ingombranti. Un ritmo fortunatamente in calo rispetto a quelli vertiginosi del 2016: a dicembre c’è stato il record con 14.099 ingombranti e Raee raccolti dalla strada, da aggiungere ai 4.373 prelevati a domicilio ed ai 9.040 dalle isole ecologiche. Dati impressionanti se si pensa che l’abbandono in strada è cresciuto almeno tanto quanto le richieste di ritiro a casa o presso i punti di raccolta: fino a maggio 2016 la media dei pezzi abbandonati in giro oscillava fra i 10 e gli 11mila al mese, con l’estate è arrivato il boom con una soglia minima – tranne agosto quando la città si svuota – di 12.200-12.300 ingombranti lasciati su strade e marciapiedi. Gli ingombranti e i Raee ritirati presso le isole ecologiche sono ugualmente aumentati dai 4.742 di gennaio e dai 3.954 di febbraio agli oltre settemila di settembre, ottobre e novembre, fino all’apice di dicembre.  

Si spiega anche con questi numeri il cartello che la partecipata ha voluto lasciare come monito ai residenti di una strada che si trova pur sempre a due passi dal Politeama. «Non daremo più la garanzia di essere sempre presenti e attenti a queste discariche frutto dell’inciviltà di alcuni – tuona Miliziano -. È una mancanza di rispetto per la città, per gli abitanti e per noi che lavoriamo. Le isole ecologiche funzionano e la Rap fa la dovuta informazione: mi appello al buon senso dei cittadini e al rispetto delle regole». Quello delle discariche abusive è purtroppo un malcostume diffuso, non ci sono zone o quartieri più o meno critici: «Il fenomeno colpisce il centro come le periferie, gli incivili sono ovunque – conclude il consigliere -. Non possiamo catalogare angoli più o meno conosciuti perché le discariche spuntano dappertutto, le nostre squadre di pronto intervento sono costantemente all’opera». 

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