Via Montepellegrino, cumuli di rifiuti e viabilità nel caos I residenti: «Situazione invivibile, rischio sanitario»

Mezzi pesanti in transito a qualsiasi ora del giorno e della notte, rifiuti maleodoranti sui marciapiedi e traffico in tilt non più soltanto nelle ore di punta. Da tempo i residenti e i commercianti di via Montepellegrino e dintorni lamentano la mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione, sottolineando come l’area sia messa in ginocchio dalla presenza permanente del mercato ortofrutticolo, «gestito dentro e fuori in maniera misera» inveisce una residente. Le segnalazioni fanno leva su un’emergenza sanitaria dovuta alla sporcizia. «Non possono pensare di gestire il ritiro dei rifiuti come se fosse una qualunque zona cittadina e pulire soltanto la domenica – afferma Giovanni Fasola, residente -. Il mercato c’è sempre. Con il nostro clima, quasi tutto l’anno è un brulicare di topi, ovviamente figli della sporcizia». 

Fino a pochi anni fa le macchine per la pulizia stradale si occupavano anche del perimetro esterno del mercato, cosa che oggi non avviene a causa delle automobili e dei tir costantemente parcheggiati anche in doppia fila. «La Rap non è latitante – continua Fasola – ma si limita ai cassonetti. Purtroppo anche marciapiedi sono luogo di conferimento e sono impregnati di lerciume e liquidi residuali di frutta e verdura. Oltretutto le pescherie vicine approfittano della confusione per gettare sui marciapiedi anche i loro rifiuti». 

A subire i danni più gravi sembrano essere i commercianti. La strada statale 113 coincide ormai con un’arteria principale del centro città. «Via Montepellegrino non è strutturata per il viavai continuo di bus turistici, auto dei cittadini, tir per il mercato e camion di passaggio – spiega la titolare di un’attività -. I clienti non riescono a fermarsi, il traffico è caotico per 20 ore su 24, per non parlare dell’odore nauseabondo che viene dal mercato». Situazione «insostenibile» anche per l’Astoria Palace, l’hotel a tre stelle collocato strategicamente in un asse che fa da cerniera tra Mondello, il centro e il porto, sotto il promontorio del Castello Utveggio. «Malcontento, rumori, sporcizia, odori disgustosi – racconta a MeridioNews il direttore Antonio Mancuso -: sarebbe opportuno destinare un’area esterna alla città al mercato ortofrutticolo». Impensabile che ci si muova a piedi, strada e marciapiedi sono divenuti montagne maleodoranti di rifiuti alimentari. «La nostra consulenza interna cerca di comunicare i disagi al sindaco e all’assessorato all’Ambiente e Territorio da anni – continua Mancuso – Poi non c’è viabilità. Dovreste leggere le recensioni dei turisti, siamo visti come terzo mondo». 

Marco Frasca Polara, presidente della VIII circoscrizione, è cosciente della stanchezza dei cittadini. «So bene che è una tragedia – afferma -. All’interno il mercato è regolamentato dal Comune e prevede servizi di pulizia e sorveglianza. Fuori, invece, lambrette abusive depositano scarti di frutta e verdura in pieno marciapiede. C’è da intervenire in modo mirato e incisivo». Lo scorso aprile c’era chi suggeriva un’esenzione della Tari per i cittadini della zona

Eugenia Nicolosi

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