Via Libertà, è la volta buona per la casa dei diritti? Lavori a rilento, l’immobile fu occupato a novembre

Quanto è grande l’arco temporale inteso nella definizione “a breve”? Almeno sette mesi, secondo il Comune di Palermo. Era il novembre del 2018 quando un gruppo di anarchici e anarchiche occupava, in contemporanea con il vertice sulla Libia che si teneva a Villa Igea, lo stabile di via Libertà a fianco del Giardino Inglese. L’immobile, che negli passati era stato sede di una postazione anagrafica decentrata, dopo un restauro avvenuto nel 2015 era rimasto inutilizzato.

Quello spazio, denominato a novembre Kaos, dopo quattro giorni era stato liberato dagli stessi occupanti. Perché il Comune aveva reso noto che il bene era stato destinato da settembre a un servizio di pubblica utilità destinato a minori non accompagnati presenti sul territorio e denominato la casa dei diritti. Con la firma arrivata proprio il 13 novembre, a due giorni dall’occupazione. Così i locali erano stati liberati per far partire i lavori di ristrutturazione necessari. «Faremo prestissimo», avevano assicurato i funzionari comunali che avevano incontrato gli occupanti e le occupanti dell’immobile.

«I lavori, che sono realizzati dal Coime, sono proceduti a rilento – riconosce Marco Frasca Polara, presidente dell’ottava circoscrizione – L’impalcatura c’è da un po’. Evidentemente i tre anni di mancato utilizzo dopo il restauro dell’immobile che c’era stato hanno logorato una serie di cose. Alla luce del fatto che l’assessore Giuseppe Mattina, dopo l’ultima rimodulazione delle deleghe, si occupa anche di Decentramento e all’Anagrafe io ho suggerito di aprire degli uffici aperti alla circoscrizione. La casa dei diritti era stata annunciata proprio per scongiurare ulteriori occupazioni, anzi ha favorito la liberazione stessa dell’immobile. Purtroppo questi ritardi a Palermo non sono rari».

Ora, a distanza di sette mesi dalle rassicurazioni del Comune, l’immobile è pronto. «Tra due settimane apriremo la casa dei diritti – assicura l’assessore Mattina – Il progetto resta sempre uguale: a piano terra ci sarà la casa dei diritti, il primo piano diventerà la sede del gruppo Infanzia e Adolescenza». 

Andrea Turco

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