Via libera a reddito di cittadinanza e Patto per il Sud Stato di calamità per incendi a Palermo e Messina

Nasce una prima forma di reddito di cittadinanza anche in Sicilia. Tra i provvedimenti approvati dalla giunta regionale questo pomeriggio, c’è anche il piano straordinario per la Sicilia, che promette interventi immediati per il lavoro e il contrasto alla povertà, per circa 350 milioni di euro.

Il piano include oltre ai cantieri di servizio e ai cantieri di lavoro, già previsti con la finanziaria, anche l’istituzione di un servizio civile regionale per giovani laureati e diplomati e misure socio-assistenziali per i più deboli. «Costituiamo una prima forma di reddito di cittadinanza – ha annunciato Crocetta – attraverso forme di inserimento lavorativo, di tirocini e servizio civile. Una grande scelta, fatta senza pesare sul bilancio, poiché i fondi verranno dallo Stato. La delibera, per essere operativa, dovrà essere approvata dal Cipe. L’iter si potrebbe concludere entro due mesi».

Tra le misure approvate dalla giunta, anche quella annunciata negli scorsi giorni dal presidente della Regione, di farsi carico dei danni causati dagli ultimi incendi. La Sicilia richiederà dunque a Roma la dichiarazione di stato di calamità per Pantelleria e per le aree metropolitane di Messina e Palermo, interessate dagli incendi, ma senza l’utilizzo di risorse finanziarie statali. «Per fronteggiare i danni – si legge in una nota di palazzo d’Orleans – sono già previste risorse all’interno del patto per la Sicilia, con interventi strutturali per le aree boschive del territorio siciliano». Complessivamente, Crocetta conta di recuperare due milioni di euro per far fronte ai danni che hanno interessato abitazioni e aziende.

Nasce anche un coordinamento unitario per le attività di contrasto agli incendi, che si avvarrà non solo della protezione civile regionale, ma anche dei lavoratori forestali impegnati nell’antincendio, i vigili del fuoco e i sindaci dei territori. Secondo Crocetta, serve «un’attività di pianificazione che determini le nuove linee guida comuni e un coordinamento degli interventi nei territori, al fine di assicurare un’azione più efficace che utilizzi al meglio tutte le risorse umane e strumentali a disposizione».

Approvato anche il piano di interventi per il patto per il Sud, da oltre 2 miliardi di euro, che finalmente verrà trasmesso al Consiglio dei Ministri. Bocche ancora cucite, però, sugli interventi previsti, che «verranno illustrati – sottolineano da palazzo d’Orleans – dopo la ratifica da parte del Consiglio dei ministri. Tale provvedimento consentirà di concludere l’accordo con lo Stato, che prevede opere importanti da realizzare in tutta la Sicilia.

Miriam Di Peri

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