Per favore, mettete da parte questo concorso sulle «tematiche ambientali» perché offende i cittadini della Valle del Mela. Parola di Giuseppe Trifirò, di professione sacerdote. Insomma, ancora una volta, a prendere posizione contro l’elettrodotto che si sta realizzando in questo angolo della provincia di Messina è un uomo di Chiesa. Che non esita a mettersi contro i potenti.
Padre Trifirò parla a nome delle «Associazioni Ambientaliste della Valle del Mela che negli anni si sono battute contro la realizzazione dell’impattante elettrodotto Sorgente -Rizziconi». E lo fa scrivendo una lettera inviata alle autorità: alla presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, alla presidenza della Regione, agli assessorati regionali e ai parlamentari nazionali e regionali della provincia di Messina. In pratica, a tutti i soggetti che, fino ad oggi, non hanno mosso un dito per tutelare la salute delle popolazioni che vivono nella Valle del Mela da un elettrodotto che passa a pochi metri dalle abitazioni.
AI sacerdote non va giù il protocollo d’intesa siglato fra la Società Terna Rete Italia e la Provincia Regionale di Messina per la realizzazione del concorso ‘Il Monostelo di classe’ rivolto «alle scuole primarie e secondarie di primo grado dei Comuni interessati dal passaggio dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, con l’obiettivo di promuovere e realizzare campagne di informazione, educazione e formazione ambientale, al fine di sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali e di sviluppo sostenibile».
Secondo questo bizzarro progetto, gli alunni saranno chiamati a presentare progetti per colorare, dipingere e decorare il monostelo. L’idea di celebrare l’elettrodotto contro il quale, da anni, si battono le popolazioni di questi luoghi, è venuta all’ex Commissario della Provincia regionale di Messina, Filippo Romano.
Padre Trifirò contesta le dichiarazioni dell’ex Commissario della Provincia di Messina, secondo il quale il progetto «evidenzia il valore educativo dell’iniziativa che mira a sensibilizzare e rendere partecipi i giovani del territorio interessato dalla realizzazione dell’elettrodotto attraverso proposte che possano contribuire alla cura dell’aspetto estetico dell’opera e dell’ambiente». Tali dichiarazioni, sottolinea il battagliero sacerdote, «offendono i cittadini e l’operato di tutti quei soggetti ed istituzioni che nel tempo si sono attivate per contrastare la realizzazione dell’impattante opera per le ripercussioni sulla salute pubblica e sull’ambiente».
Da qui la richiesta di annullare quest’operetta oscena messa su dalla fantasia dell’ex Commissario Straordinario.
Siamo proprio curiosi di sapere se il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, gli assessori regionali e i parlamentari nazionali e regionali risponderanno a Padre Trifirò.
Fino ad ora l’unica forza politica che si sta battendo contro la realizzazione dell’elettrodotto realizzato dentro i centri abitati è il Movimento 5 Stelle.
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