Il Genio civile, i vigili del fuoco e l’Asp hanno confermato le condizioni di pericolosità dell’edificio di via Furnari 31, al centro delle polemiche nelle ultime settimane. Sulla testa dei 70 inquilini pende un’ordinanza sindacale di sgombero, sospesa momentaneamente dal Tar di Catania venerdì scorso. Giorno in cui il tribunale aveva convocato il Comune per approfondire alcuni aspetti tecnici della vicenda. L’ente però non si era presentato e il Tar aveva concesso 15 giorni di sospensiva. Notizia accolta con soddisfazione dai residenti che hanno dato via a numerose proteste. Oggi l’amministrazione, rappresentata dall’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Bosco, ha accompagnato i tecnici per una nuova perizia.
Il parere mancante del Genio civile era uno degli aspetti più criticati da parte dei legali degli inquilini che nell’istanza di ricorso al Tar sottolineavano come il Comune si fosse affidato esclusivamente a una perizia di parte limpresa Ibis srl che sta effettuando lavori in via Passo di Aci per conto del noto chirurgo Sergio Pedullà. Adesso si aggiunge la conferma dell’inagibilità. «Sono state così pienamente confermate le valutazioni già espresse dai tecnici del Comune, così come riportato nella prima ordinanza emessa in marzo ha sottolineato Bosco . Come risulta dai documenti, il primo sopralluogo dei tecnici del Comune è del 19 febbraio del 2013 e il secondo del sei marzo di questanno. In quelloccasione si sottolinearono le gravi condizioni delledificio ingiungendo ai curatori fallimentari e ai proprietari di rimetterlo in sicurezza entro 30 giorni. Nulla venne fatto e, per questo, fu emessa, in luglio, unordinanza di sgombero per 43 persone per ragioni di sicurezza».
L’amministrazione fa sapere che «si continua a lavorare per cercare una sistemazione a queste famiglie». Intanto, però, l’assessore Bosco ribadisce «l’importanza di procedere al più presto allo sgombero nellinteresse della sicurezza degli abitanti dello stabile».
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