Via Callas, scout creano murales sull’Ecologia Ma viene imbrattato a lavoro appena iniziato

Un murales «per ricordare ai catanesi quanto sia bella la nostra città e di quanto sia quanto poco possa bastare per mantenerla ordinata e pulita». A realizzarlo, a partire da venerdì scorso in via Callas (ex via Birreria), in una parete provvisoria creata per i lavori di ristrutturazione al Teatro massimo Bellini, sono stati i 15 ragazzi tra i 16 e i 17 anni del gruppo scout Agesci Catania 8. Un messaggio del quale la città sembra avere parecchio bisogno, a giudicare dalla disavventura capitata ai giovani writer-scout.

«Hanno scelto una zona che fosse molto frequentata dai giovani e che, proprio per lo stato in cui si trovava, era simbolo di degrado. Il pannello raffigura un elefante che al suo passaggio ripulisce la città e fa da copertura a un’impalcatura di ferro, prima ricoperta di manifesti abusivi che abbiamo tolto venerdì mattina», spiega Sonia Lombardo, responsabile del gruppo scout che ha sede nella parrocchia Santi Pietro e Paolo di via Siena a Catania. Ma, tornati domenica per finire il lavoro, i giovani hanno trovato un’amara sorpresa. «Qualcuno ha pensato bene di togliere il cartello che avevamo messo per invitare a non imbrattare e, al suo posto, ha messo la sua firma», prosegue Lombardo.

L’iniziativa, alla quale gli scout hanno dato il nome di Smaniando – per sottolineare «l’essere sempre attivi e non stare con le mani in mano» – è comunque andata a buon fine: il murales è stato completato e presto sarà disponibile un sito con il racconto di quest’avventura. E a due giorni dalla realizzazione, «sembra che nessuno abbia avuto la voglia di toccarlo, è tutto in ordine», conclude Lombardo.

Leandro Perrotta

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