Massimo Buscema, presidente dell’ordine dei medici di Catania nonché marito della ex consigliera comunale del Pd Ersilia Saverino, è stato denunciato per aggressione. Da un uomo sui 35 anni che è stato a sua volta denunciato da Buscema per lo stesso motivo. Una rissa, con due versioni contrastanti. Avvenuta pochi giorni fa, all’inizio di giugno, in largo Sarajevo, alle spalle di piazza Europa e a pochi passi da via Asiago. La scintilla sarebbe stata una parola di troppo. L’uomo ha una prognosi di 30 giorni, il setto nasale rotto e un forte trauma. Buscema, dal canto suo, racconta di aver ricevuto una previsione di recupero di 25 giorni e qualche punto di sutura sul viso. Sulla dinamica dell’accaduto indaga la polizia.
La prima versione dei fatti, ricostruita da MeridioNews consultando fonti vicine al 35enne, vedrebbe Buscema nei panni dell’aggressore. Per via di uno stop non rispettato dall’auto guidata dal presidente dei medici etnei, forse distratto – stando alla versione denunciata dal pedone – perché al telefono. L’uomo si sarebbe spaventato e avrebbe reagito verbalmente. A quel punto – stando a questa tesi – Buscema sarebbe sceso dall’auto e avrebbe cominciato a picchiare il passante, che in pochi istanti si sarebbe ritrovato con il volto coperto di sangue e sarebbe anche caduto in terra, prima di mettersi a urlare e a chiedere aiuto. Solo allora, sul posto si sarebbero portate due ambulanze del 118 e alcuni mezzi della polizia. E la situazione si sarebbe, per così dire, rasserenata.
La seconda versione la illustra proprio Buscema a MeridioNews. «Abbiamo avuto un diverbio – dice – poi, mentre stavo andando via, l’ho allontanato con la mano e lui ha reagito dandomi un pugno. Dopodiché siamo rovinati a terra e la cosa è finita lì». Ma allora il 35enne come si è rotto il naso? «Penso cadendo a terra – risponde Buscema -, non c’è altro modo». Il presidente dell’ordine dei medici non sarebbe ancora stato sentito né dalla polizia né dal magistrato che si occupa del caso, come conferma il suo legale Mario Brancato.
Rimangono da chiarire ancora molti aspetti. Alcune fonti, per esempio, sussurrano del coinvolgimento di altre persone nella rissa, ma è un dettaglio tutto da verificare. Negli ultimi giorni la polizia – così come i parenti del 35enne – si sarebbe recata sul posto e avrebbe chiesto ad alcuni commercianti se disponessero di immagini filmate dalle telecamere di video sorveglianza. Non è chiaro se le riprese siano saltate fuori oppure no, ma di certo potrebbero favorire l’accertamento dei fatti. Ancora un aspetto: la rissa è avvenuta nel primo pomeriggio, intorno alle 16, un orario in cui c’erano molte persone in strada. Appare probabile, dunque, che il materiale d’indagine su quanto accaduto in largo Sarajevo aumenterà sulla base delle testimonianze dei presenti.
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