Sì da parte dei sindacati che oggi pomeriggio hanno firmato l’accordo con la curatela fallimentare e l’Amap per l’affitto del ramo di azienda della società fallita, Acque potabili siciliane, alla società partecipata del Comune di Palermo. Il tanto atteso accordo, sottoscritto presso la sede della società in fallimento Aps, in via Ugo la Malfa, era l’ultimo importante passaggio per la salvaguardia dei 202 posti di lavoro, proprio di Aps. I lavoratori dovranno gestire il servizio idrico integrato nei 38 comuni della provincia di Palermo che hanno aderito al piano di fuoriuscita dall’emergenza idrica.
Il 15 maggio scorso, l’atto temporaneo di affidamento ad Amap spa del servizio idrico integrato fino al 30 settembre 2015 è stato trasmesso dalla Ato1 Palermo e dai comuni dell’ambito territoriale con l’impegno a disporre l’affidamento definitivo alla stessa Amap. «Si è finalmente avviato il percorso virtuoso di garanzia della continuità del servizio idrico integrato, della salvaguardia occupazionale di tutti i 202 lavoratori e per lo sviluppo dell’azienda Amap, proiettata a divenire il gestore unico di ambito territoriale ottimale», dichiarano i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali firmatarie, Francesco Lannino per la Filctem Cgil, Giovanni Musso di Femca Cisl, Maurizio Terrani di Uiltec Uil, Margherita Gambino di Ugl Chimici e Raffaele Loddo di Cisal Federenergia. «Questa soluzione – aggiungono i segretari provinciali di Filctem Cgil, femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl Chimici e Federenergia – potrà essere di esempio per tutte le altre situazione di crisi presenti in quasi tutte le province di Sicilia. Adesso la Regione deve rendere immediatamente fruibili le provviste economiche di 8 milioni di euro già approvate in finanziaria regionale da destinare ad Amap per la gestione del servizio idrico intergrato e consentire il pagamento delle retribuzioni arretrate dei lavoratori da ben 7 mesi».
Fiducioso ed ottimista il sindaco Leoluca Orlando che attraverso una nota ha detto: «L’Amministrazione comunale esprime apprezzamento per la definizione della vertenza Aps, che ha visto protagonisti l’Amap e numerosi sindaci della provincia di Palermo – spiega il sindaco di Palermo – e che consentirà la normalizzazione del servizio idrico integrato nei 35 comuni che hanno aderito alle gestione Amap e la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale ex Aps. Il contratto di affitto da parte di Amap del ramo di azienda della Aps – aggiunge Orlando – fallita per una dissennata gestione privata, con oltre dieci anni di insopportabili logiche accaparratorie di risorse pubbliche, costituisce la conferma della necessaria gestione interamente pubblica del Servizio Idrico integrato. Tale affitto, come primo fondamentale risultato, è stato reso possibile per la grande collaborazione istituzionale dei sindaci dei Comuni interessati, che hanno superato ostacoli di ogni genere e delle organizzazioni sindacali che hanno favorito questo processo con senso di responsabilità. Adesso inizia una fase tanto delicata quanto importante – conclude il primo cittadino – premessa indispensabile perche’ si pervenga ad un unico gestore interamente pubblico dell’ambito sovra-comunale e si superino le disastrose condizioni di reti e depuratori prodotte da quella fallimentare gestione privata».
Soddisfatta di questa soluzione anche l’Assessore regionale siciliano all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, Vania Contrafatto. «L’affidamento all’Amap del servizio idrico integrato di 35 Comuni della Provincia di Palermo – afferma l’assessore – formalizzato questa mattina, è un importante risultato sia per i cittadini, che finalmente riceveranno un servizio degno di questo nome, sia per i lavoratori ex Aps cui viene data una prospettiva di stabilità».
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