In queste ore, a Roma, nei Palazzi della politica, va in scena una commedia degli inganni. Il leader del Pd, Bersani, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Napoletano, lincarico di formare un nuovo, improbabile Governo. Alla Camera dei deputati, grazie al ricco premio di maggioranza, non ci sono problemi. Al Senato, invece, mancano 35 voti.
Bersani non vuole stringere accordi con il Pdl. E vorrebbe il sostegno del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. I grillini, oggi, per tutta risposta, si sono recati in Val di Susa, a manifestare contro la Tav: quella Tav voluta, invece, dal Pd.
Sulla base di quali idee Bersani e il Movimento 5 Stelle dovrebbero incontrarsi lo sa solo il leader del Pd. Che insiste a dire no a un Governo con il Pdl e ad aprire ai grillini.
Cosa spera Bersani? E evidente che lunico strumento, chiamiamolo così, che può venire in suo soccorso è il tradimento di un bel gruppo di senatori del Movimento 5 Stelle. Con i voti di uno sparuto gruppo di senatori grillini, è noto, Bersani ha fatto eleggere il grigio Piero Grasso alla presidenza del Senato. Forse il leader del Pd conta di governare con i voti dei senatori grillini che, nella sua testa, dovrebbero tradire il Movimento 5 Stelle?
Non lo sappiamo. Quello che registriamo è lidea della politica di un personaggio – Bersani – che va allavventura mentre il nostro Paese va alla deriva. Per governare lItalia in un momento così difficile, con la presunta Unione Europea che cade a pezzi giorno dopo giorno, con le imprese in ginocchio, con il 50 per cento delle famiglie alla fame, con la disoccupazione che impazza ci vorrebbe non un Governo forte, ma un Governo-roccia.
Ebbene, a fronte di un Paese ormai allo sbando, Bersani insegue i voti di chi non la pensa come lui e come il suo Partito. Il Movimento 5 Stelle – Grillo lo ha detto in tutte le salse – vuole cambiare il sistema politico italiano. Radicalmente. Lo ha ribadito oggi, come già ricordato, chiedendo una commissione dinchiesta su quel grande e incredibile scandalo di regime che è la Tav.
Lo stesso Grillo ha più volte invitato il leader del Pd a rinunciare ai rimborsi elettorali (48 milioni di euro che dovrebbero finire nelle casse del Partito democratico). Rinunci a questi soldi e poi ne parliamo, rispondono in coro i grillino aglinviti di Bersani. Ma il segretario del Pd vorrebbe tenersi i soldi dei rimborsi elettorali e intruppare i grillini nel suo Governo. Insomma, vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Veramente Bersani pensa di governare lItalia grattando i senatori al Movimento 5 Stelle? Veramente pensa di appioppare aglitaliani unaltra caterva di tasse nel nome di unormai boccheggiante Unione Europea con laccordo degli eventuali traditori di Grillo?
Resta una domanda: come finirà? Gli scenari possibili sono tanti. Bersani, così come ha fatto con Grasso al Senato, potrebbe provare a tirare dalla propria parte un po di grillini. E successo per il Senato, potrebbe succedere per il Governo. Anche se a noi sembra un po improbabile.
A nostro avviso si potrebbe fare strada – ovviamente dopo che Bersani sarà andato a sbattere – un incarico a Matteo Renzi. Il quale, a differenza di Bersani, non dovrebbe avere difficoltà a chiudere un accordo con il Pdl di Berlusconi.
Cosa combinerebbe un Governo del genere non lo sappiamo. Ma sappiamo che gli scenari sarebbero finalmente delineati: la vecchia politica – Pd e Pdl – insieme con il Movimento 5 Stelle allopposizione.
La nostra non è una follia. In fondo, sulle cose che hanno portato allo sfascio il nostro Paese – lUnione Europea, leuro, la Tav, il Muos di Niscemi, lelettrodotto folle di Terna nella Valle del Mela, in provincia di Messina, i buchi del Monte dei Paschi di Siena e perfino il Governo Monti – il Pd e il Pdl sono perfettamente allineati e coperti.
A differenza di Bersani, che insegue una verginità che non ha, Renzi e Berlusconi sono sufficientemente spregiudicati per governare insieme.
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