Verde pubblico, cambiano le regole Anche i privati potranno gestire le aree

Riqualificare e mettere in sicurezza i parchi della città, affidandoli anche ai privati. Queste le linee guida che hanno seguito componenti della II commissione consiliare permanente per stilare il nuovo regolamento per la gestione del verde pubblico. Il gruppo – guidato da Michele Failla e formato da Sebastiano Anastasi, Santi Bosco, Agatino Lanzafame, Riccardo Pellegrino, Nuccio Lombardo, Carmelo Sgroi, Erika Marco, Salvatore Spadaro, Beatrice Viscuso e Antonino Vullo – ha visitato hanno tutti i parchi comunali di Catania per avere contezza dei problemi e delle possibili soluzioni. 

Il regolamento, presentato stamattina al parco Madre Teresa di Calcutta, uno dei simboli del degrado nel quale in passato gli spazi comuni sono caduti, dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. Da quel momento potrà essere possibile affidare la gestione del verde – già individuate le aree di riferimento – ai cittadini, singoli o associati, ai condomini, alle associazioni anche non riconosciute e anche agli operatori commerciali. Per gli affidatari sono previsti degli obblighi: tutela igienica, pulizia, concimazioni, potatura alberi. In cambio – scrivono i componenti in un documento – sarà possibile svolgere attività «con valenza socio-economico-commerciale quale il servizio di baby club, organizzare spettacoli di ballo, cinema e musica, gestire punti ristoro di alimenti e bevande,vendere prodotti agro-biologici, florovivaistici, di erboristeria, installare giostrine e aprire laboratori artigianali e vendere i prodotti realizzati al loro interno». Una soluzione già sperimentata, non senza polemiche, in piazza Lincoln

Michele Failla parla di «una piccola rivoluzione. Per la prima volta il Comune di Catania avrà un regolamento dei parchi. La commissione ha lavorato visitando tutti i polmoni verdi della città e constatato che solo pochi sono in condizioni accettabili. Per supplire a queste carenze abbiamo pensato di elaborare questo documento che detta le disposizioni per una corretta e razionale gestione del verde offrendo la possibilità agli affidatari di avviare delle attività economiche-commerciali». 

Per partecipare, servirà presentare la richiesta di affidamento con un relativo progetto. Ai condomini basterà allegare la copia del verbale dell’assemblea; società e associazioni invieranno rispettivamente visura camerale e statuto. A valutare i progetti sarà un’apposita commissione costituita dal direttore e dalla direzione del Gabinetto del primo cittadino. La durata massima dell’affidamento è fissata in cinque anni. 

Leggi il regolamento

Redazione

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