IL VICE PRESIDENTE VICARIO DI SALA D’ERCOLE ANNUNCIA CHE LA QUINTA COMMISSIONE DELL’ARS HA INCARDINATO DUE DISEGNI DI LEGGE A SUA FIRMA. LAVORO LODEVOLE. IL PROBLEMA E’ CHE LE CONDIZIONI ECONOMICHE DELLA REGIONE SONO PEGGIORATE. E PEGGIORERANNO SEMPRE DI PIU’
Ancora due settimane ed il Governo regionale dovrà buttar giù la maschera e mostrare se intende affrontare seriamente il problema del precariato.
A dichiararlo è il vice presidente dellArs, Antonio Venturino, che da tempo di batte per la ‘stabilizzazione’ dei lavoratori precari nella pubblica amministrazione.
Venturino, in un comunicato, annuncia che la quinta Commissione legislativa dell’Ars (Lavoro e Cultura) ha incardinato due disegni di legge sul precariato che portano la sua firma.
Io – dice – ho fatto la mia proposta organica con due disegni di legge per affrontare in maniera sistemica e definitiva lannosa questione che da 25 anni tiene sulla graticola quasi 20 mila famiglie. Ora ci aspettiamo dalla Commissione proposte che, attraverso emendamenti, migliorino il testo, perché pensiamo che dal confronto possano arrivare utili soluzioni”.
A questo punto Venturino si rivolge al Governo regionale di Rosario Crocetta: “Il Governo – precisa – decida da che parte stare: o lasciare invariata la situazione e quindi occuparsi di precari solo in corrispondenza di scadenze elettorali come nel caso dellart 30 della legge regionale n.5 del 2014 con la quale è stata data l’ennesima proroga, oppure confrontarsi con le proposte che cercano di affrontare in maniera definitiva la questione che da 25 anni – conclude il vice presidente vicario dellArs – tiene legati i precari senza avere una benché minima certezza sul loro futuro.
Nota a margine
Gli sforzi dell’onorevole Venturino per risolvere la questione del precariato in Sicilia sono lodevoli. Il vice presidente dell’Ars fa il seguente ragionamento: poiché, da 25 anni o giù di lì, i soldi per i precari si trovano sempre, tanto vale assumerli e basta.
Noi crediamo che lo scenario attuale sia un po’ più complicato. Noi abbiamo la sensazione che lo Stato, ogni anno, con gli ‘accantonamenti’ – ovvero con i soldi che scippa alla Sicilia per ottemperare con gli accordi assurdi stipulati con l’Unione europea – renderà la vita dei siciliani sempre più difficile.
Già quest’anno – e siamo arrivati quasi a luglio – mezza Amministrazione regionale è senza soldi. All’onorevole Venturino sfugge il particolare che il prossimo anno – a meno che l’Italia non decida di uscire dall’euro, una delle più grandi truffe monetarie che siano state messe in piedi nella storia dell’economia – la situazione finanziaria della Regione peggiorerà.
All’onorevole Venturino – e a chi lo consiglia – sfugge che è stata modificata la Costituzione italiana proprio per realizzare la follia del “pareggio di Bilancio”: che significa soldi che l’Italia dovrà versare ogni anno all’Unione europea (Fiscal Compact).
All’onorevole Venturino sfugge il fatto che, il prossimo anno, con le modifiche costituzionali in corso d’opera – di cui i giornali siciliani non si occupano – rischia di scomparire l’Autonomia siciliana.
Illudere i precari – dei Comuni e della Regione – quando tra meno di un anno potrebbe non esserci più nemmeno la Regione, quanto meno la Regione che abbiamo sempre conosciuto, ci sembra un errore. In buona fede, ma sempre errore.
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