A poche ore dalla votazione in seno al Movimento 5 Stelle circa l’espulsione della senatrice Adele Gambaro, il vice presidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Venturino (ultimo espulso dal M5S) esprime la propria preoccupazione, invitando i portavoce a non tradire il mandato degli elettori transitando in questo o quell’altro partito causa la mancanza di dialettica all’interno del Movimento di Beppe Grillo.
Apprendo ancora una volta con rammarico dice Venturino – dell’ennesima occasione persa per quanti avevano riposto nel Movimento 5 Stelle il desiderio e la speranza di un cambiamento. Quasi un mese fa, manifestai la necessità di un confronto all’interno di un Movimento nato per dar risposte di cambiamento agli italiani e che oggi si trova invece arenato per gli eccessivi personalismi di un leader che, oltre a non essere stato capace di indicare una guida politica per i neo eletti, ha azzerato ogni forma di dialettica e confronto, indispensabili in politica. In quelloccasione fui espulso anche io. Una cosa è stare dietro ad un pc e lanciare anatemi, un’altra è cercare di cambiare il Paese, così come promesso, calandosi nella realtà amministrativa che è fatta di confronto e strategia, oltre che di responsabilità.
Il mio invito – conclude Venturino – è rivolto soprattutto ai portavoce di Camera e Senato, di non cedere alle lusinghe di un centrodestra o un centrosinistra che abbiamo tutti avversato perché responsabili dello sfacelo del Paese, ma di voler portare avanti il programma per il quale gli italiani ci hanno dato fiducia, all’interno del soggetto politico da me proposto, che comprenda i punti programmatici del Movimento, ma capace di darsi una strategia politica e, soprattutto, un indispensabile confronto e democrazia. Io ho lanciato l’idea, sta a voi adesso accoglierla.
Insomma, Venturino invita i propri amici del Movimento – con riferimento, ovviamente, ai parlamentari di camera e Senato che potrebbero lasciare il Movimento 5 Stelle – a non aderire ad altre formazioni politiche.
Linvito del vice presidente dellArs cade nel momento in cui il Pd sta facendo quello che Berlusconi ha fatto nel 2008 quando, per creare difficoltà allallora Governo di Romano Prodi, provava a portare parlamentari del centrosinistra dalla propria parte, cioè nel centrodestra.
Venturino invita i dissidenti del Movimento 5 Stelle a non passare né con il centrodestra, né con il centrosinistra, ma a confluire nel soggetto politico da lui creato. Per mantenere – spiega al telefono il vice presidente dellArs – la nostra identità politica trasversale, alternativa al vecchio sistema politico. Passare, oggi, in uno dei vecchi Partiti significherebbe tradire il mandato elettorale.
Questo non significa – spiega sempre al telefono Venturino – che non possiamo lavorare per mettere fuori dal Governo Berlusconi. Uneventuale alleanza con il Pd andrà fatta solo dopo aver strutturato un nuovo Movimento, sempre alternativo ai vecchi Partiti, che abbiamo momentaneamente chiamato LItalia migliore, ma che può assumere un altro nome. Dopo avere strutturato la nuova esperienza, e non prima, e sempre nel nome del cambiamento della politica – conclude – si potrà pensare a mettere fuori dal Governo del nostro Paese Berlusconi.
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