Valledolmo, emergenza infinita: rotta la conduttura idrica «Mai visto tanto ghiaccio, avanti solo con le nostre forze»

«Si è rotta anche la conduttura dell’acqua principale, non arriva l’acqua». Un altro tassello si aggiunge nello stato di emergenza senza fine che sta affrontando Valledolmo, uno dei centri della provincia di Palermo colpiti dall’ondata di neve di questi giorni. «Bisogna individuare la rottura della conduttura – spiega a MeridioNews Peppuccio Catania, assessore con delega alla Protezione civile – Ma l’impresa non è semplice con tutta questa neve, si trova da qualche parte nel tratto tra Valledolmo e Castellana. Sicilia acque, azienda che gestisce il servizio, è stata già allertata e anche noi ci stiamo muovendo per capire se la falla è sul nostro territorio». Un guasto che complica la già difficile situazione dell’approvvigionamento idrico del paese, in cui il razionamento era già passata da tre a due turni per via del guasto alla conduttura principale di Scillato, che ha messo a rischio anche la distribuzione dell’acqua a Palermo. «I turni – continua – erano già saltati nei giorni scorsi per via del ghiaccio».

Ma quello dell’acqua è solo l’ultimo di una serie di gravi disagi che hanno colpito il paese. A cominciare da quelli sanitari. «Ieri – prosegue Catania – è stato l’unico giorno in cui l’elisoccorso ha potuto riposarsi. Nei giorni scorsi abbiamo avuto diverse emergenze e anche oggi una signora è scivolata fratturandosi il femore. Inoltre l’elicottero è intervenuto per portare i malati che necessitano di dialisi al centro attrezzato più vicino. Siamo andati a prenderli a casa con l’aiuto di protezione civile, vigili, carabinieri e di tutte le forze scese in campo. Mai visto tanto ghiaccio nonostante la neve sciolta». Ad aggravare la situazione anche la posizione della pista d’atterraggio per gli elicotteri, raggiungibile solo da una strada con pendenze impervie. 

Uno stato di emergenza a cui i cittadini di Valledolmo hanno fatto fronte contando solo sulle proprie forze. «Abbiamo visto finalmente come funziona il sistema di protezione civile nazionale – dice Catania – Anzitutto l’ex provincia non ha mezzi né risorse e scarica la responsabilità autorizzando i sindaci a intervenire. Se hai le ditte in loco bene, altrimenti niente. Abbiamo sparato tutte le nostre cartucce, aziende come Mazzarisi, Costantino, Di Noto, Leone, Mulè, Conti, Di Pietra e tante altre si sono spese per liberare le strade del paese e le arterie viarie. Per consentire agli allevatori di raggiungere i propri animali e per liberare la gente rimasta in campagna». Il centro operativo coordinato dal Comune, che ha visto impegnati il responsabile dell’ufficio tecnico Orazio Pizzolanti, la polizia municipale, la Misericordia e la protezione civile, oltre che i carabinieri si è anche impegnato per portare a domicilio beni di prima necessità ai cittadini impossibilitati a uscire di casa e ha anche garantito la celebrazione di due funerali, l’ultimo, quello del cavaliere Giuseppe Gioia, per anni ai vertici di Banca d’Italia, molto partecipato. Ed è stata anche messa in piedi una staffetta con i mezzi di intervento per potere aiutare i pendolari, impossibilitati a raggiungere posti di lavoro e scuole. «In tre giorni abbiamo trasportato alla stazione (Che dista diversi chilometri dal centro abitato ndr) oltre 120 persone».

E oggi è previsto anche l’arrivo del sale per fare fronte al problema del ghiaccio. «L’Anas non ha un grammo di sale da darci – conclude l’assessore – Ne abbiamo ordinati 250 quintali che andremo a prendere a Petralia. Verrà sparso per le strade grazie all’aiuto di alcuni agricoltori che hanno messo a disposizione i loro mezzi spargiconcime. Sulla situazione c’è la massima attenzione da parte della prefettura, ma non è arrivato un mezzo da fuori Valledolmo da parte di enti sovracomunali. L’unico aiuto ci è stato dato dai nostri vicini di Vallelunga Pratameno. Città metropolitana e protezione civile regionale si sono comunque fatte carico delle spese sostenute dal Comune».

Gabriele Ruggieri

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