Nessuna proroga e nessun rinvio. In attesa che il Parlamento nazionale definisca in aula gli obblighi per l’iscrizione dei bambini a scuola, la Regione siciliana ribadisce che «sarà perentorio per i genitori dei bambini che frequenteranno la scuola dell’infanzia, presentare la certificazione che ne attesta la vaccinazione: il via libera all’ingresso a scuola sarà infatti subordinato alla presentazione dei documenti».
Il governo Musumeci interviene con un provvedimento dell’assessore alla Salute Ruggero Razza per fare chiarezza su un tema molto delicato e che negli ultimi mesi è tornato alla ribalta, dopo l’annuncio da parte del governo Lega-M5s di voler rinviare di un anno l’obbligo delle vaccinazioni. In realtà anche a Roma, proprio negli ultimi giorni, si è fatta marcia indietro. Il M5s ha infatti presentato una proposta all’interno del cosiddetto decreto Milleproroghe in discussione in Parlamento, per cancellare il precedente emendamento che avrebbe eliminato il divieto di iscrizione all’asilo e alla scuola per l’infanzia per i bambini non vaccinati, e le multe per chi avesse iscritto bambini non vaccinati alla scuola dell’obbligo.
In attesa che il nuovo emendamento dei Cinque stelle venga approvato alla Camera e al Senato, ecco l’intervento della Regione. «In applicazione della circolare ministeriale e come già sperimentato l’anno scorso, tutte le aziende sanitarie dovranno attenersi alla procedura semplificata e fornire direttamente agli istituti scolastici i dati vaccinali di coloro che frequentano la scuola dell’obbligo».
Per quanto riguarda l’iscrizione alla scuola dell’infanzia dei bambini da zero a sei anni, i genitori dovranno presentare agli istituti «la certificazione attestante la corretta vaccinazione in conformità al calendario vaccinale adottato dalla Regione». Nessuna autocertificazione quindi, ma documenti ufficiali forniti dalle aziende sanitarie. Una precisazione importante dopo che lo scorso luglio una circolare del ministero della Salute aveva stabilito che poteva bastare anche l’autocertificazione. Decisione aspramente criticata dai presidi.
Per far fronte al probabile assalto dei prossimi giorni ai centri per le vaccinazioni ed evitare il caos registrato lo scorso anno, l’assessore Razza e la dirigente dell’Osservatorio Epidemiologico Maria Letizia Diliberti dispongono un aumento di personale. «Le direzioni strategiche delle Aziende sanitarie – si legge nel provvedimento – dovranno individuare a partire da oggi medici, assistenti e infermieri da poter immediatamente utilizzare presso i centri di vaccinazione. Il provvedimento interessa il personale assegnato alla continuità assistenziale in regime di plus orario, ma anche i medici convenzionati e del 118. In caso di personale insufficiente – continua Razza – si potranno arruolare anche medici specializzandi in Igiene e Pediatria e i medici di medicina generale che frequentano i corsi di Formazione (CFSMG) a supporto del proprio personale sanitario. Le Asp sono infine autorizzate a utilizzare quote residuali delle risorse economiche destinate ai progetti Obiettivo del Piano Sanitario Nazionale per istituire rapporti di lavoro, anche temporanei, per colmare l’organico aziendale».
Andando in questa direzione, l’Asp di Catania ha annunciato oggi che è stato individuato, in ciascun distretto sanitario, un ambulatorio di vaccinazione che effettuerà, da oggi, delle aperture straordinarie pomeridiane due volte a settimana e un’apertura mattutina il sabato. Inoltre, ai genitori dei bambini non vaccinati per morbillo, appartenenti alla coorte dei nati nel 2016, è già stato spedito un invito con appuntamento dedicato.
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