Opere di protezione del pavimento; restauro dellapparato artistico e decorativo della volta e delle pareti della sala, della scaffalatura lignea, di opere darte mobili e della pavimentazione in ceramica; realizzazione di nuovi infissi e restauro degli esistenti. Sono questi gli interventi previsti per il recupero degli antichi splendori della sala Vaccarini all’interno delle biblioteche riunite Ursino Recupero, ospitate nel monastero dei Benedettini di Catania. Il progetto che sta prendendo il via «proprio in questi giorni», come spiega la direttrice Rita Carbonaro, è di responsabilità della Soprintendenza ai beni culturali etnea e prevede una spesa complessiva di 1.798.600 euro, finanziata con i fondi europei Po-Fesr per il periodo 2007/2013.
I lavori inizieranno in questi giorni, ma la gara d’appalto, vinta dalla ditta acese Cristaudo Angelo su una schiera di 66 aziende ammesse, è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale nel maggio dell’anno scorso e aggiudicata ad ottobre. Due anni la durata prevista. Durante questo periodo, «solo la sala Vaccarini sarà interdetta al pubblico, il resto della biblioteca rimane aperta come al solito», specifica la direttrice Carbonaro che si dichiara «entusiasta» per l’avvio dell’operazione. «Questi fondi li aspettavamo da tanti anni», dice.
Tanti e particolari sono i lavori di restauro che riguardano la sala progettata dal celebre architetto catanese e inaugurata nel 1773. Interventi delicati data l’importanza e la storia del luogo che, oltre al recupero di alcuni particolari, non dovranno danneggiare ciò che si conserva ancora in buono stato. Per l’allestimento del cantiere sono dunque previste opere di protezione del pavimento e la realizzazione di ponteggi di servizio. Solo dopo si potrà provvedere al restauro previsto. In particolare si interverrà su affreschi, stucchi, superfici intonacate e scialbate della volta e delle pareti della sala e sulla scaffalatura lignea in tutte le sue componenti (ossatura, superficie corticale di pregio, fondi e mensole). Prevista anche la spolveratura e la registrazione del patrimonio librario, oltre al restauro di opere darte mobili, della pavimentazione in ceramica e alla sistemazione degli infissi.
«Dobbiamo avere un po’ di pazienza perché due anni sono tanti – afferma ancora Rita Carbonaro – Ma, ne sono sicura, a restauro completo sarà una bellezza per gli occhi e per il cuore», conclude.
[Foto di Biblioteca Ursino Recupero]
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