«L’amministrazione Bianco ha compiuto importanti scelte urbanistiche condividendole con la città». L’assessore all’Urbanistica e al Decoro urbano Salvo Di Salvo risponde così alla lettera di critiche inviata da In/Arch Sicilia, la sezione regionale dell’Istituto nazionale di Architettura, all’indomani dell’incendio in viale Africa. Una nota, firmata dal presidente Ignazio Lutri, nella quale si denunciava «lo stato di rischio e di degrado della città». «La sua lettera contiene alcune critiche che considero immotivate e qualche confusione», replica Di Salvo.
«Lutri riconosce che il degrado arriva da lontano e che l’amministrazione Bianco ha ereditato scelte contraddittorie e strutture difficili da gestire». A cominciare dall’ex raffineria nella quale è scoppiato il rogo di lunedì, nel quale «avevamo già deciso anche con un atto di giunta, di trasferire la struttura all’accademia di Belle Arti». L’elenco di critiche mosse all’amministrazione guidata da Enzo Bianco, secondo l’assessore non considerano «il contesto, a cominciare dalla situazione economica – lo stato di predissesto lasciatoci in eredità e che durerà altri otto anni – e le resistenze al cambiamento».
Nella sua lettera, il presidente di In/Arch incolpa la giunta di non aver «ancora aperto le porte di tanti spazi che invece di essere destinati all’abbandono potrebbero essere luoghi di nascita e sviluppo di attività economiche e culturali, cui le migliori componenti civili della città sono pronte a collaborare». «Lutri sa perfettamente come siano stati avviati significativi percorsi di innovazione urbana», ribatte Salvo Di Salvo. Che elenca «dal recupero del centro storico alla riqualificazione del corso dei Martiri con realizzazione del parco al verde, alla conclusione della procedura del Pua e alla riqualificazione di alcuni interventi a Librino, alla stesura del Piano di utilizzo del Demanio marittimo, all’applicazione delle norme di modifica del Piano casa all’approvazione del regolamento edilizio». E sulla questione dello sviluppo del piano del porto, il titolare dell’assessorato sottolinea che l’amministrazione «con l’Autorità portuale sta lavorando da tempo di concerto, così come fa con la Sac e con tante altre istituzioni».
Altro nodo affrontato è quello relativo alla nuova darsena. «Lutri vorrebbe far credere che l’amministrazione non abbia in alcun modo influito sulle scelte e sulla realizzazione – scrive Di Salvo – Ma gli basterebbe parlare con il commissario dell’Autorità portuale per comprendere che sbaglia». «Insomma – conclude – tutte queste sono le sfide che la parte più attenta della città ha colto insieme a noi e segue con attenzione. Duole che l’architetto Lutri non ne sia a conoscenza».
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