Unipa, studenti contro rettore «Fa cassa attraverso tassazione»

«Una palese volontà da parte di Unipa di fare cassa attraverso la tassazione studentesca». Il j’accuse arriva direttamente dalle associazioni degli universitari, che criticano la decisione del rettore, Roberto Lagalla, di limitare ad un quinto degli studenti il rimborso disposto dal Tar dopo il ricorso presentato dagli studenti. In particolare, la sentenza del tribunale amministrativo ha annullato la delibera di luglio in cui il Cda dell’Università privava circa 10.000 studenti bisognosi e meritevoli dell’esonero dalla tassa d’iscrizione di 219 euro.

«Nonostante il provvedimento il rettore Lagalla ha deciso di presentare alla seduta del Cda di Unipa dello scorso 9 giugno – spiegano le associazioni studentesche – una proposta di delibera in cui si prevede di concedere il rimborso ai soli studenti appartenenti alla fascia zero (tra quelli idonei o vincitori della borsa di studio), restringendo così la platea dei rimborsati a non più di 2.000 studenti». Una proposta passata a maggioranza, nonostante il voto contrario dei rappresentanti degli studenti.

Solo in funzione di «ulteriori disponibilità di bilancio», spiegano le associazioni, si potrà valutare di estendere il rimborso anche agli studenti della fascia 1 (che sono comunque un altro migliaio al massimo). Ma c’è di più. L’amministrazione d’Ateneo ha stabilito il criterio di esonero dalla tassa d’iscrizione per il prossimo anno accademico, prevedendo «un’ulteriore diminuzione della quota di studenti beneficiari» denunciano gli universitari. Ne usufruiranno solo gli studenti vincitori o idonei della borsa di studio Ersu, che appartengano alla classe contributiva zero, in possesso dei crediti formativi universitari corrispondenti a quelli chiesti dall’Ente e con una media dei voti pari a 24.

«Non possiamo accettare di mediare su una scelta che è irresponsabile oltre che illegittima» dicono adesso le associazioni studentesche. Ribadendo «una contrarietà di principio rispetto ad una scelta irrispettosa» dei criteri costituzionali in materia di diritto allo studio, bollano come «insufficiente» l’azione amministrativa di Unipa «in ottemperanza alla sentenza del tribunale amministrativo». Perché non è «legittimo regolamentare a giugno le fattispecie di esonero per studenti che hanno sottoscritto la loro iscrizione a settembre 2014».

«Continueremo a percorrere tutte le strade possibili per garantire che siano rimborsati tutti gli studenti che quest’anno sono stati costretti ingiustamente a pagare la tassa d’iscrizione e per lavorare nella direzione di un esonero il più ampio possibile per i prossimi anni accademici» assicurano. La tutela del diritto allo studio «non deve e non può piegarsi a ragioni economiche o diventare causa di “scaricabarile” politici» concludono le associazioni universitarie.

Redazione

Recent Posts

Caso Auteri, anche la procura di Palermo ha aperto un’inchiesta

La procura di Palermo ha aperto un'indagine sui contributi regionali, a una serie di associazioni…

4 ore ago

Sciacca, individuati i presunti aggressori del minore picchiato alla fermata dell’autobus

Sono stati individuati e denunciati per lesioni dalla polizia di Sciacca due giovani accusati di avere aggredito…

7 ore ago

Scoperta azienda vitivinicola abusiva nel Trapanese, sequestrati 45mila litri di mosto

Uno stabilimento di trasformazione clandestina dell'uva è stato scoperto e sequestrato nel Trapanese dai carabinieri…

9 ore ago

Ancora un furto con spaccata a Palermo. Portati via vestiti in un negozio di via Maqueda

Furto nel negozio di abbigliamento New Form in via Maqueda a Palermo. I ladri hanno spaccato…

9 ore ago

Picanello, un 57enne dentro l’appartamento custodiva marijuana e 50 proiettili

Un 57enne calabrese ma residente a Catania da diversi anni, che era ai domiciliari, è stato arrestato…

9 ore ago

Catania, scoperto un deposito di fari rubati. Sono tutti del modello Fiat 500X

I poliziotti della questura di Catania hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari, nel territorio di San…

9 ore ago