Unioni civili e Muos, Isnello è avanti

UNA LETTERA DEL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCESCO FUSTANEO SUGLI  ULTIMI TRAGUARDI RAGGIUNTI DA ISNELLO IN TEMA DI DIRITTI CIVILI

di Francesco Fustaneo

Una deliberazione discussa, in cui sono emersi punti di vista differenti e non concordanti, come accade di frequente quando la sensibilità su certe tematiche è assai eterogenea e accentuata: ma alla fine la società isnellese nelle persone dei suoi rappresentanti in consiglio si è dimostrata pronta a ribaltare stereotipi e pregiudizi sull’omosessualità e sulle coppie di fatto, pronta altresì a sfatare i cliché di arretratezza culturale di cui spesso il sud e al suo interno i centri montani sono additati.
“Crediamo sia questo il momento di porre in essere azioni concrete che diano un segnale culturale chiaro verso l’inclusione sociale, la tolleranza ed il no netto verso qualsiasi forma di discriminazione sociale. Vorremmo che oggi più di ieri si iniziasse a ragionare nell’ottica che diversità è ricchezza”. Queste sono state le parole con cui in Consiglio abbiamo introdotto la proposta in questione.
Deliberando positivamente sull’istituzione del registro dell’ unione civile e sul relativo regolamento, Isnello si è messa sulla scia di numerosi comuni italiani e come già precedentemente fatto da altre cittadine delle Madonie, prima su tutte il Comune di Castellana Sicula, si è lanciato o meglio si è raccolto il segnale di una società che cambia; una società che cresce e migliora nel rispetto del vivere altrui e lo fa anche a sud e nei piccoli centri.
Il regolamento che abbiamo proposto, nelle nostre intenzioni consentirà di abbattere alcune delle molte barriere che dividono le coppie sposate da quelle che non sono sposate permettendo anche a queste ultime di accedere a una serie di servizi comunali finora preclusi. Uomini e donne, donne e donne, uomini e uomini, stranieri e straniere. Tutte le coppie eterosessuali e omosessuali potranno registrarsi. E potranno farlo anche i cittadini italiani e stranieri coabitanti e residenti nel Comune di Isnello. Il Comune in tal modo si impegnerà a non discriminare le coppie di fatto in materia di casa, sanità e servizi sociali, politiche per giovani, genitori e anziani, sport e tempo libero, formazione, scuola e servizi.
Ciò permetterà al nostro Comune di essere all’avanguardia in tema di rispetto dei diritti civili senza per questo inficiare i diritti delle coppie legalmente riconosciute.

Ma l’approvazione di un altro punto contribuisce ad accrescere l’orgoglio di aver partecipato al Consiglio Comunale del 23 maggio 2014. La deliberazione con cui abbiamo ribadito ufficialmente la contrarietà del nostro comune al Muos e la solidarietà ai ragazzi e alle ragazze, alle mamme, ai padri e ai bambini che da anni si battono a Niscemi contro il Muostro militando e non, tra le fila del comitato No Muos.
Per chi non lo sapesse Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad alta frequenza (UHF) e a banda stretta (non superiore a 64 kbit/s) composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è stata terminata a fine gennaio del 2014 in Sicilia, nei pressi di Niscemi, una cittadina del nisseno.
Le altre stazioni sono ubicate in Australia, in Virginia e nelle isole Hawaii.
Antenne e parabole sono state installate Niscemi in una riserva naturale, a pochi km dal centro abitato: contribuiranno a coordinare in modo capillare tutti i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota che saranno allocati anche a Sigonella.

A Comiso, trent’anni fa, i missili Cruise della Nato trasformarono la Sicilia in avamposto atomico nel Mediterraneo. Oggi, le tre mega-antenne del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare Usa, erette nel cuore della riserva naturale “Sughereta” di Niscemi, consacrano l’Isola in spettrale laboratorio delle guerre globali del XXI secolo. Guerre che saranno sempre più disumanizzate e disumanizzanti, iper-robotizzate e iper-dronizzate. Come allora, non sono bastate le mobilitazioni di migliaia di siciliani, i cortei, le petizioni, le azioni dirette non violente, gli scioperi autoorganizzati, i blocchi dei cantieri, per impedire l’ennesimo scempio del territorio perpetrato dai moderni signori della morte bellica ha recentemente affermato il giornalista e scrittore Antonio Mazzeo.

Il Muos a nostro avviso viola molteplici principi etici oltre ad essere potenzialmente lesivo per la salute.
Già il fatto che una strumentazione da utilizzare ai fini bellici venga installata in suolo siciliano è a dir poco aberrante; le considerazioni sull’impatto ambientale non sono poi secondarie se pensiamo che l’impianto sorge in una riserva naturale. L’impatto delle onde elettromagnetiche sulla salute è l’aspetto che più preoccupa chi osteggia il M.u.o.s. Un’installazione di tal genere a pochi km dal centro abitato può avere impatti devastanti. Diversi sono stati gli istituti che nelle loro ricerche (andando in direzione contraria alle tesi ufficiali) hanno confermato la potenziale pericolosità dell’installazione una volta che la stessa diventerà operativa. Ci chiediamo a quali pro? A chi davvero serve un’opera del genere anche in considerazione del fatto che il suo funzionamento non implica neanche riflessi positivi in chiave occupazionale.

A queste domande noi, ribadendo formalmente la nostra opposizione all’impianto, abbiamo nel nostro piccolo dato risposta. Il mio plauso va ai colleghi e alle colleghe del Consiglio che hanno abbracciato le proposte, fermo restando il rispetto delle opinioni di chi si è astenuto o di chi ha manifestato col proprio voto un’opinione differente. Ma in particolare ringrazio il vice-presidente del consiglio Antonio Carollo, co-firmatario delle proposte ed anche il consigliere Salvatore Norato che insiemi ai giovani della Consulta giovanile è stato determinante nell’organizzazione di due incontri di sensibilizzazioni sui temi in questioni a cui hanno partecipato rispettivamente l’associazione omosessuale Articolo Tre di Palermo ed Elio Teresi del Comitato No Muos.
Senza tutti loro queste piccole grandi vittorie non sarebbero state possibili.

Redazione

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