Una vita da nomadi, falsi poveri ma milionari Sequestrati conti in banca, auto e tre ville

Vivevano da nomadi, ma erano proprietari di tre ville ad Adrano e di un patrimonio complessivo di circa tre milioni di euro. Tutto sequestrato in via cautelare, questa mattina, dagli agenti della divisione anticrimine della polizia di Cagliari al capofamiglia Giacomo Liotta, 57 anni. L’uomo aveva accumulato libretti di deposito, buoni fruttiferi, quote azionarie di fondi comuni di investimento, polizze assicurative su Milano, Roma, Verona, Ragusa per quasi un milione e 300 mila euro. Tutti investimenti fatti negli ultimi cinque anni, in contanti, scoperti al seguito di alcune piccole truffe sulle quali l’attenzione degli investigatori si era inizialmente concentrata, grazie all’incrocio dei dati su varie banche dati. Compresa quella dell’Agenzia delle entrate alla quale Liotta aveva dichiarato un reddito annuale compreso tra i 1000 e i 1500 euro. Un reddito al di sotto della cosiddetta soglia di povertà, incompatibile con lo stile di vita della famiglia di Liotta e con quello del figlio Salvatore, che vive a Quartucciu vicino Cagliari, da dove sono partite le indagini.

Giacomo Liotta era già noto alle forze dell’ordine per furti, truffe, rapine, possesso ingiustificato di valori e recentemente anche per associazione a delinquere finalizzata alle scommesse clandestine. Definito in passato il re di Adranonella cittadina alle pendici dell’Etna, oltre alle tre ville divise in sette appartamenti, Liotta possedeva anche tredici auto e tre camper. Ma le indagini non sono ancora finite: si scava per tracciare i collegamenti di Liotta e dei suoi familiari con le banche dove sono state versate le somme di denaro, e dalle quali ha ottenuto ingenti fidi. Non si esclude che il denaro sia stato guadagnato anche con il riciclaggio derivante dalle sommesse clandestine.

[Foto di mikecattell]

Redazione

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