Il governo Schifani presenterà una proposta di legge abrogativa della disposizione sulla distanza dai centri abitati degli impianti di gestione dei rifiuti, prevista nella legge regionale 9 del 2023. Così parlò palazzo d’Orleans. Una dichiarazione secca, veloce, come la corsa del governo a mettere una pezza alla legge approvata dal parlamento siciliano appena qualche mese fa, nel corso dell’estate.
Una legge che in poche righe vieta la realizzazione di qualsiasi impianto di smaltimento o gestione rifiuti entro i tre chilometri dal centro abitato. Una cosa a cui nessuno ha fatto caso, forse, o magari sottovalutata, viste da una parte l’improduttività dell’Assemblea regionale, mai così letargica come ora e dall’altra la facilità con cui le leggi regionali vengono impugnate dal governo nazionale, che però questa volta non ha avuto proprio niente da obiettare.
E questo per Schifani e i suoi è stato un colpo duro, durissimo, visto che tra i progetti che andrebbero a monte con la nuova norma ci dovrebbero essere anche i due famosi inceneritori, su cui tanto ha puntato l’esecutivo in carica. Ma a rischiare non sono solo i due maxi impianti, ma in soldoni l’intero piano regionale dei rifiuti, che andrebbe dunque riscritto praticamente di sana pianta.
Tre giovani sono finiti in ospedale per ferite causate dallo scoppio di petardi. Oltre al…
Due arresti per spaccio di droga a Palermo. Un 23enne e un 36enne, già noti…
Un 16enne è rimasto ferito dallo scoppio di un petardo nella piazza di Palazzo Adriano, in provincia…
Agguato a colpi d'arma da fuoco a Noto (Siracusa), dove un uomo è stato ferito…
Un uomo di 45 anni, Vincenzo Lo Vullo, originario di Licata, è morto in un…
La Polizia di Stato ha scoperto due autolavaggi abusivi. Sono stati scoperti dalla Polizia di…