Un
vasto incendio si è sviluppato nelle scorse ore all’interno della riserva naturale orientata di Cavagrande del Cassibile, nel Siracusano. A segnalare i diversi focolai sono state tante richieste di intervento arrivate ai vigili del fuoco di Siracusa. Un elicottero dei pompieri è intervenuto per le operazioni di spegnimento del rogo. Già ad aprile già una porzione di Cavagrande era andata a fuoco nello stesso periodo della riserva di Vendicari. In quella occasione, il sindaco di Noto Corrado Bonfanti aveva parlato di «un attacco allo Stato».
L’area che ricade tra i territori di
Avola, Noto e Siracusa, per oltre dieci chilometri è attraversata dal fiume Cassibile che ha scavato nelle rocce il canyon con pareti a strapiombo sui laghetti a valle del corso d’acqua. Chiusa dopo un incendio devastante, divampato il 25 giugno del 2014 che distrusse migliaia di ettari di flora, la riserva al momento è accessibile (solo per una parte limitata) soltanto dall’ingresso del sentiero di Carrubella. Interdetti, invece, gli accessi dei percorsi di Scala Cruci e Mastra Ronna. Una chiusura solo formale però. In questi anni, nonostante un’ordinanza che vieta l’accesso al canyon, i visitatori non sono mai mancati specie durante i mesi estivi.
Per anni, nessuna opera di messa in sicurezza era stata progettata e mancava anche una data per la riapertura. Nel 2017
il Comune di Avola aveva fatto ricorso al tribunale amministrativo regionale che, però, lo aveva rigettato. Nel maggio del 2018, gli enti si sono seduti attorno a un tavolo ed è stato presentato anche lo studio di fattibilità. Poi sono arrivati anche i fondi per la realizzazione delle opere sono arrivati. Nell’agosto dello scorso anno, il progetto esecutivo per la messa in sicurezza è stato aggiudicato.
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