È nato un nuovo soggetto politico che si candiderà a governare la Sicilia nel 2017. Questo l’annuncio congiunto di Valentina Spata, portavoce dei cinquecento civatiani dell’Isola e di Erasmo Palazzotto parlamentare nazionale di Sel, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi pomeriggio all’Hotel et des Palmes di Palermo.
Il progetto verrà lanciato ufficialmente, come aveva annunciato Meridionews, il 21 e il 22 marzo con un grande evento regionale che unirà «tutte quelle forze politiche che vorranno creare un’alternativa a Crocetta e al Pd di Matteo Renzi». Confermata la presenza del parlamentare Pippo Civati, principale riferimento degli ex tesserati del Pd.
La questione sul tavolo sembra essere molto semplice: meglio un percorso difficile e in salita piuttosto che continuare con questa politica che «nonostante millanti un percorso nuovo, dimostra ogni giorno di aderire sempre alle stesse logiche», attacca Palazzotto.
«Il Partito democratico in Sicilia ha sprecato tempo a litigare per i rimpasti di governo – ha affermato la portavoce dei dissidenti – Non ha mai ascoltato la base, i militanti. Non c’era accanto ai cittadini di Niscemi contro il Muos, non c’era con i cittadini che protestavano contro le trivellazioni e in tante altre occasioni in cui i cittadini avrebbero avuto bisogno di supporto. Noi civatiani sappiamo bene di essere una minoranza, ma non siamo soli. Siamo certi che tutti quei cittadini che si sentono abbandonati e hanno smesso di credere nella politica staranno al nostro fianco». Queste le accuse e il cuore del documento presentato dai cinquecento civatiani e che in tanti hanno sottoscritto.
I primi aderenti al progetto sono i principali esponenti di Sel in Sicilia: al fianco di Valentina Spata c’è il parlamentare Erasmo Palazzotto e Massimo Fundarò, segretario regionale di Sinistra ecologia e libertà.
«Il Pd del cambiamento di Matteo Renzi ha le stesse facce del 61 a 0 di Forza Italia del 2001 – ha affermato Erasmo Palazzotto nel corso della conferenza stampa – chi domani alla Leopolda in salsa sicula ci racconterà che non ha responsabilità circa il disastro del governo Crocetta mente sapendo di mentire. Questo partito non è un nostro interlocutore, lo è al contrario il sindaco di Palermo Leoluca Orlando».
La Sicilia quindi si ripropone nel ruolo che l’ha resa protagonista tante volte in questi anni. Un laboratorio politico: «È un’opportunità che pensiamo vincente in previsione delle prossime elezioni nel 2017 quando finalmente questo governo avrà fine – hanno precisato Palazzotto e Massimo Fundarò . Non si tratta di un partito, si tratta di un progetto che farà dell’etica e degli interessi dei siciliani il suo centro. Da domani si comincia a scrivere il programma, ascolteremo e incontreremo tutti coloro che vorranno sposare queste nostre priorità».
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