Un grande murale per richiamare lattenzione sul problema della sicurezza sulle strade è da questa mattina in preparazione in uscita dallasse attrezzato per corso Indipendenza. Una zona ad alta densità di traffico dove «purtroppo hanno perso la vita molte persone perché la gente corre, anche se non ce nè motivo considerato che devono immettersi in città – spiega Angelo Patanè, consigliere della VIII municipalità che, insieme all’associazione Merito e Cambiamento di cui fa parte, ha organizzato levento – Anche io ho avuto un lutto in questa strada». Per attirare lattenzione di quanti non rispettano le norme della strada gli organizzatori hanno deciso di realizzare un murale a più mani che, una volta terminato, sarà composto dai nomi degli autori, le loro tag – firme con i loro nomi d’arte – e soprattuto immagini di incidenti stradali che, promettono, saranno d’impatto. «Il messaggio deve essere chiaro: andate piano», aggiunge Patanè.
A realizzare l’opera sono undici writers siciliani contattati per loccasione dal consigliere. La presentazione doveva essere fatta oggi ma, a causa del mal tempo, è stata rinviata. Non il loro lavoro però. Sul posto, a dare una prima mano di quarzo bianco per fare da base si trovano Guè, Pok, Ila e Loma. «Il muro è di 150 metri quadri, quindi ognuno avrà uno spazio di circa quattro metri quadri per la sua creazione. Il tutto comunque avrà un suo equilibrio e degli elementi chiave di collegamento come ad esempio i segnali stradali», spiega Ila tra una passata con il rullo e unaltra. «Fondamentali saranno poi i colori, caldi», continua Loma, lunica ragazza a lavoro ma con un’esperienza nel mondo dei graffiti fin da adolescente.
Seppure coinvolti in una iniziativa politica agli street artist importa soltanto il messaggio che si vuole trasmettere e la possibilità di disegnare liberamente, senza incorrere in sanzioni. Tanto da farlo gratuitamente: ai quattro, infatti, vengono soltanto fornite le attrezzature. «È davvero difficile ottenere un muro legalmente e, quando ne abbiamo loccasione, non la possiamo fare scappare. Questo è un muro importante che diventerà parte dellarredo urbano e tramite cui trasmettiamo un messaggio altrettanto importante. Non ci importa della parte politica», dichiara Pok. «La città alla fine dà il merito a chi dipinge», aggiunge Guè.
Il muro è molto grande e riempirlo di colori significa di certo catturare lattenzione del guidatore. Pochi dubbi quindi sulla possibilità che il messaggio venga colto dai conducenti, ma questo potrebbe anche distrarli provocando leffetto opposto. «In effetti potrebbe – ammette Guè – ma speriamo che rallentino prima come dovrebbero».
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