LEGGENDO IL DISEGNO DI LEGGE CHE DOVREBBE ‘RAPINARE’ IL FONDO DI ROTAZIONE DELLA CASSA REGIONALE PER IL CREDITO ALLE IMPRESE ARTIGIANE EMERGONO ALTRE ‘INTERESSANTI’ NOVITA’
A quanto abbiamo capito, la Crias, la Cassa regione per il credito alle imprese artigiane, è diventata una sorta di ‘Bancomat’ del Governo di Rosario Crocetta. Vero è che la Commissione Bilancio e Finanze si è messa di traverso. Ma è altrettanto vero che, con i soldi del fondo di rotazione della Crias – circa 20 milioni di euro – l’esecutivo continua nella politica delle promesse.
Eravamo rimasti, la scorsa settimana, che i 20 milioni del fondo di rotazione Crias – che dovrebbero servire alle imprese artigiane e agli agricoltori della Sicilia – sarebbero stati dirottati per il pagamento degli operai della Forestale rimasti senza copertura finanziaria.
In realtà, leggendo bene il disegno di legge, scopriamo che, per i forestali, sono disponibili 18 milioni di euro e rotti e non 20 milioni di euro. Infatti, 750 mila euro dovrebbero andare nella provincia dei ‘potenti’ (leggere Caltanissetta) per un’improbabile stagione venatoria (cioè per organizzare le ‘battute’ la caccia con i fondi Crias!). Mentre un milione di euro tonto tondo andrebbe al Ciapi di Priolo.
Ora, non per farci i fatti degli altri, ma il Ciapi di Priolo – ente regionale per la Formazione professionale – perché dovrebbe essere finanziato con i fondi della Crias?
Visto che il Ciapi di Priolo deve diventare il punto di riferimento della Regione nella Formazione professionale – magari l’Agenzia unica – perché non finanziarlo, ad esempio, con le risorse del Piano Giovani?
A meno che ‘sti 452 milioni di euro del Piano Giovani non siano in parte spariti, la disponibilità finanziaria non dovrebbe mancare. Si eviterebbe, così, di mettere – gli uni contro gli altri – i vertici del Ciapi e i titolari del fondo di rotazione Crias, cioè gli artigiani e gli agricoltori.
Facciamo notare, inoltre, che la manovra sui forestali è piuttosto strana. A parte l’assurdità – cosa che scriviamo da giorni – di finanziarie gli operai della Forestale con i fondi Crias (mettendo, anche in questo caso, gli operai forestali contro artigiani e agricoltori!), facciamo notare che, per i forestali, qualche settimana fa, mancavano 30 milioni di euro.
Poi questi 30 milioni di euro sono diventati 25. Passi questa decurtazione di 5 milioni. Da 25 milioni si è passati a 20 milioni, perché i fondi Crias sono 20 e sono gli unici da poter rastrellare. Ora da 20 sono diventati 18…
Insomma, qui se non si sbrigano ai forestali resteranno le briciole…
Nota a margine
Domanda: ma se per i forestali servivano 30 milioni di euro, poi diventati 25, perché scendere a 18? Per pagare solo una parte di questi operai e lasciarne altri senza copertura finanziaria? Ma che modo di amministrare la cosa pubblica è mai questo?
Resta la domanda iniziale: perché con il fondo di rotazione Crias si dovrebbero finanziare i forestali, il Ciapi di Priolo e la caccia a Caltanissetta e dintorni?
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