La procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla morte di un 17enne avvenuta il 14 marzo nella sala operatoria dell’ospedale Policlinico, dove il ragazzo era sottoposto a un intervento per una dissezione aortica. A essere indagato come atto dovuto è il medico che era di turno la sera prima al Pronto soccorso da cui era stato dimesso con la diagnosi di colica renale.
Con forti dolori addominali e una parestesia (ovvero un’alterata percezione della sensibilità) agli arti inferiori, il giovane era stato portato al Pronto soccorso dove, dopo una terapia medica, è stato dimesso intorno alle 23. Tornato a casa, però, il 17enne ha continuato a stare male e, così, i genitori lo hanno riportato al Policlinico, intorno alle 5 di mattina. Lì è deceduto nel corso dell’operazione. Adesso sono stati il padre e la madre del ragazzo, assistiti dall’avvocato Walter Rapisarda, a sporgere denuncia perché temono che la morte del figlio possa essere dovuta a un ritardo diagnostico.
Oggi pomeriggio sarà effettuata l’autopsia sul corpo del giovane. Un esame, a cui parteciperanno anche i consulenti della famiglia, e che potrebbe fornire elementi utili a capire se quei sintomi avrebbero meritato un ulteriore approfondimento che avrebbe permesso di salvare la vita al giovane. Stando a quanto emerso finora, la vittima – che chi conosceva descrive anche come un ragazzo molto sportivo – non avrebbe avuto patologie pregresse di tipo cardiaco ma avrebbe anzi goduto di ottima salute.
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