Ugl, chieste le dimissioni di D’Antrassi

L’Ugl chiede le dimissioni dell’assessore regionale per le Risorse agricole e forestali, Elio D’Antrassi. La federazione . E’  Agroalimentare di questa organizzazione sindacale contesta l’atteggiamento “irresponsabile e semplicistico” con il quale il governo – con in testa appunto l’assessore D’Antrassi – ha inserito nella legge finanziaria (approvata dall’Ars lo scorso 18 aprile) “la scandalosa previsione di sopprimere l’Azienda foreste demaniali per trasferirne le competenze eil personale alle Provincie regionali”.

“Una decisione – si legge in una nota dell’Ugl – che, probabilmente, mira a ridurre le voci di spesa, in un bilancio costellato da operazioni contabili fittizie, in totale violazione del principio di concertazione con le organizzazioni sindacali e di coordinamento con le stesse Province regionali”.

“Partendo dal presupposto che la soppressione delle Province passa dalla modifica degli articoli 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 della Costituzione Italiana – si legge sempre nella nota dell’organizzazione sindacale – Ugl Agroalimentare è pronta a sostenere l’intero impianto uscito da Sala D’Ercole solo a condizione che si realizzi la stabilizzazione di tutto il personale interessato”.

“Se il trasferimento delle competenze è condizione sufficiente e necessaria per potenziare le azioni a tutela dell’ambiente intesa come sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale Ugl Agroalimentare è disponibile al dialogo, anche se la manutenzione e prevenzione antincendio dovrà essere coordinata dalla Provincia, con politiche di razionalizzazione incisiva per la salvaguardia degli assetti idrogeologici”.

Per l’Ugl, “resta la confusione sull’intero approccio legislativo, il quale, oltre alla contestazione del merito, non fornisce chiarezza sull’intera materia, gli stessi commi 92 e 93 dell’art11, sic et simpliciter, mettono a rischio non solo le garanzie occupazionali e contrattuali ma qualsiasi accordo o protocollo d’intesa precedentemente assunto dal governo regionale con le organizzazioni sindacali, come per esempio quello del 14 maggio del 2009″.

“Così come – conclude la nota dell’Ugl – non si comprende cosa voglia avere inteso il Legislatore regionale con l’introduzione del concetto di esercizio unitario a livello regionale del personale addetto. Se questa previsione dovesse superare lo scoglio del commissario dello Stato (in questo momento, come del resto raccontiamo in altra parte del giornale, la manovra economica approvata da Sala d’Ercole è all’esame del commissario dello Stato per la verifica della costituzionalità ndr), per Ugl Agroalimentare dovrà aprirsi una nuova fase di dialogo che dovrà vedere le parti sociali tutte impegnate con il governo regionale nella riscrittura delle relazioni intorno al comparto in Sicilia”.

Foto di Elio D’Antrassi tratta da impresasicilia.net

 

 

 

Redazione

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