IL COMITATO REGIONALE DI QUESTO PARTITO HA ELABORATO UNA LINEA SENZA LINEA. GLI ASSESSORI VALENTI E TORRISI? VANNO BENE. MA SE CROCETTA DECIDE CHE SI DEBBONO CAMBIARE, SI CAMBIANO. PRONTI ANCHE AD ADERIRE ALLA LINEA DEL PD. INSOMMA DISPOSTI A TUTTO, BASTA CHE DECIDANO GLI ALTRI. INTANTO TURANO AMMETTE CHE QUESTI DUE ANNI DI GOVERNO SONO STATI UNA “RICREAZIONE”. E SE LO DICE LUI…
Un grande partito, l’Udc siciliana dell’onorevole Giampiero D’Alia da Messina. Suo padre, nella grande Dc, all’ombra dello Stretto, teneva testa a Nino Gullotti. Lui, al quale la nostra Isola deve la consegna della presidenza della Regione a quel disastro politico e amministrativo di nome Rosario Crocetta, oggi, durante il comitato regionale del suo Partito, convocato a Palermo, ha optato per la linea Zelig: camaleontismo – come nel celebre film di Woody Allen – declinato in politica.
L’Udc tratta con il presidente Crocetta? E allora il Partito guidato da D’Alia diventa crocettiano. Parla con i ‘pupari’ del Governo, cioè con quelli che comandano per davvero? L’Udc siciliana è pronta a diventare come Mangiafuoco. Dialoga con il PD? In questo caso D’Alia e compagni, per ‘trasformarsi’, hanno tante opzioni, perché lì trovano di tutto, persino Renzi che calpesta i diritti dei lavoratori.
Insomma, oggi l’Udc siciliana ha dimostrato di essere una formazione politica con le ‘idee chiare’. Gli assessori Patrizia Valenti e Nico Torrisi? Vanno bene e possono restare. Ma se Crocetta decide che ci dovranno essere assessori tutti nuovi, beh, D’Alia è pronto a genuflettersi.
Nei giorni scorsi i vertici dell’Udc siciliana – sempre per stare dentro il copione Zelg – si sono incontrati con i vertici del PD siciliano. E hanno stabilito che si muoveranno all’unisono. Cosa che lo stesso D’Alia avrebbe ribadito stamattina al segretario del Partito Democratico siciliano, Fausto Raciti.
Qualcuno – si racconta – avrebbe fatto notare a D’Alia che Crocetta e il PD potrebbero non essere sulla stessa lunghezza d’onda. A questo punto nelle prossime ore si potrebbe porre un problema serio: se l’Udc siciliana si dice d’accordo con Crocetta e d’accordo con il PD siciliano che invece tra di loro potrebbero non andare d’accordo che succederà? D’Alia sarà costretto a scegliere? O – Dio non lo voglia – ad avere addirittura una linea politica?
Il più chiaro di tutti è il capogruppo di questo Partito all’Ars, Mimmo Turano detto Girolamo: Lunedì alle 11,00 – dice in un scoppiettante comunicato stampa – incontreremo il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e, in quella sede, rappresenteremo la posizione unanime dell’Udc e del nostro gruppo parlamentare allArs, dopo il comitato regionale di oggi che è stato un momento propositivo di confronto per il partito.
A questo punto scopriamo che Turano la pensa come quasi tutti i siciliani: e cioè che in questi due anni il Governo Crocetta non ha governato la Sicilia: E fondamentale – aggiunge il capogruppo dell’Udc all’Ars – condividere con Crocetta un rilancio dellazione di governo. E finito il tempo della ricreazione dove ognuno fa quello che vuole, ma è arrivato il tempo nel quale la politica deve assumersi seriamente i propri impegni”.
Finalmente un esponente della maggioranza che dice la verità sui due anni di questo Governo: due anni “ricreazione”: momento durante il quale, se la memoria scolastica non ci inganna, non si studiava, ma al massimo si mangiava (qualcuno in questi due anni di governo ha ‘mangiato’?) o si ‘cazzeggiava’.
A questo punto Turano salta su una barca senza motore, come forse fa in estate a Cornino e aggiunge: “Insieme al governatore bisogna remare verso un’unica direzione: il salvataggio e il rilancio della Sicilia. Un’operazione perseguibile solo con il buon governo della Regione, che passa da misure efficaci di risanamento e sviluppo, e con una ritrovata e, finalmente, solida unità tra tutte le forze politiche della maggioranza.
Ma Turano secondo voi l’ha capito che si trova sul Titanic?
Aggiornamento ore 17,38 – Su facebook abbiamo rintracciato la seguente dichiarazione dell’on. D’Alia:
“Voglio ringraziare dirigenti, militanti e simpatizzanti che questa mattina hanno affollato la riunione del comitato regionale del partito per presentare il nuovo simbolo e decidere la linea politica. Il congresso nazionale dell’Udc ha deliberato di riorganizzare il partito su base territoriale regionale. Stiamo dando corso a questa iniziativa e pensiamo sia giusto farlo perché i partiti sono in crisi e c’è la necessità di riorganizzarli in sintonia con le esigenze del territorio siciliano. La scelta che si è fatta ci consente di azzerare tutta l’organizzazione del partito in Sicilia, a tutti livelli, e di fare un comitato costituente per essere più attenti e aperti al confronto con i territori ed inserire tanti giovani che vogliono fare politica nel circuito delle istituzioni. E’ questo il lavoro che faremo nei prossimi mesi”.
Una chiusura annunciata quasi di sfuggita, a voce, e appena due mesi prima. È il…
Intervento del soccorso alpino e speleologico siciliano e del IV reparto volo della polizia di…
Violenti tafferugli si sono registrati all'esterno dello stadio di Vittoria, in provincia di Ragusa, in…
È morto a Pantelleria, dove risiedeva, Filippo Panseca, l'artista che disegnò il simbolo del garofano…
È deceduto all'una e mezza di notte il giovane maliano, passeggero di uno scooter condotto…
Intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Caltanissetta in una casa al piano…