Ieri sera, in vista dell’edizione 2019 del Festino di Santa Rosalia, il carro trionfale è stato collocato all’interno dell’area parcheggio della casa di reclusione Ucciardone-Calogero Di Bona, dove da oggi si allestirà il cantiere per la realizzazione, ad opera dei detenuti, del nuovo carro, su progetto dello scenografo Fabrizio Lupo.
Il carro trasportato ieri sera misura dieci metri per cinque e pesa cinque quintali. Per lo spostamento sono state impegnate più di 40 persone tra forze dell’ordine, polizia di Stato, polizia municipale, protezione civile e comparto dell’organizzazione. Otto i mezzi coinvolti tra cui due mezzi pesanti, una gru e mezzi di staffetta. Giunto intorno alle 23.30 davanti l’area dell’Ucciardone, debitamente illuminata per l’occasione, il carro è stato sollevato da una gru e posizionato all’interno del carcere, con un passaggio che ha segnato un momento eccezionale nella storia del Festino, e che è stato vissuto con emozione dai presenti.
I componenti del carro della 395° edizione del Festino di Santa Rosalia verranno costruiti dai detenuti all’interno della casa di reclusione e assemblati nel cantiere allestito nel parcheggio esterno che sarà visibile ai passanti per i prossimi quattro mesi. Al termine dei lavori, che verranno coadiuvati da rappresentanti dell’Accademia di Belle Arti oltre che da Fabrizio Lupo, il carro sarà nuovamente spostato, questa volta nell’area parcheggio di Piazza del Parlamento, per la rifinitura, gli assemblaggi definitivi e gli impianti audio e luci, in vista del 14 luglio 2019.
All’appuntamento di ieri sera, che segna l’apertura ufficiale di #
«Dai cantieri della Zisa che si trovano a Palermo all’Ucciardone che si trova a Palermo, dai cantieri che è Palermo all’Ucciardone che è Palermo. Ancora una volta la conferma che la Santuzza è di tutta Palermo e di tutti i palermitani – commenta il sindaco Orlando -. Dentro e fuori l’Ucciardone, dentro e fuori la Zisa. Quest’anno per la prima volta saranno i palermitani dell’Ucciardone e non quelli dei Cantieri ad allestire il carro di Santa Rosalia». Gli fa eco la direttrice dell’istituto di pena, Rita Barbetti, che ha sottolineato lo «straordinario contatto della città con il carcere, per un evento che riguarda l’intera città. Il carcere così diventa una risorsa per la città, perché il carro sarà fatto dai detenuti, con un importante coinvolgimento religioso e spirituale».
«Credo che questo momento rappresenti una conquista rispetto al tema di quest’anno, che è l’inquietudine – spiega anche il direttore artistico Lollo Franco -. Come dice Moliere “trovato il personaggio fatta la commedia”, nel nostro caso, trovato lo sgabello fatto il carro». Un festino, quindi, che assume una valenza sociale, come ha precisato anche l’assessore Darawsha, per il quale quella del carro costruito dai detenuti «è un’iniziativa positiva perché dà un segnale importante alla società, dimostrando anche la collaborazione tra le istituzioni». «Sembra si realizzi un sogno», dice anche Bertolino.
«Questa è la prima volta che il carro viene trasportato in un periodo fuori da quello del Festino di Santa Rosalia. La gente che ha assistito a questo trasporto dai Cantieri della Zisa fino all’Ucciardone lo ha fatto fermandosi lungo il percorso, riprendendo con i cellulari, scattando foto e passandosi parola. Abbiamo dovuto bloccare tutte le strade perché il carro e così voluminoso che non è bastato la corsia preferenziale, abbiamo impiegato quasi due ore per arrivare all’Ucciardone perché il trasporto è stato piuttosto articolato, ma ora ci siamo e il cantiere può avere il suo avvio», il commento invece del direttore organizzativo Vincenzo Montanelli.
(Fonte: Comune di Palermo)
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