Turista canadese muore d’infarto a Stromboli Cnsas: «Bisogna garantire la sicurezza»

«E’ sicuramente da accertare se un sistema di soccorso sanitario in ambiente impervio avrebbe potuto evitare o meno il decesso del turista». Nelle scorse ore un turista canadese, P.P., di 57 anni, è morto probabilmente stroncato da un infarto sul cono dello Stromboli dopo aver scalato il cratere dell’isola vulcanica delle Eolie con un gruppo di amici. E duro e polemico nei confronti della Regione siciliana il commento dell’avvocato Giorgio Bisagna, presidente regionale del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico Cnsas. Inutili infatti si sono rivelati i tentativi di rianimare l’uomo da parte di alcuni medici che facevano parte della comitiva, e con difficoltà il corpo è stato trasferito in paese e quindi alla sala mortuaria del cimitero di Lipari.

«Non si può minimamente pensare di fare turismo in Sicilia senza garantire con i necessari presidi istituzionali la sicurezza dei turisti stessi», commenta l’accaduto Bisagna, che già nelle scorse settimane, dopo due incidenti accaduti a due turiste straniere sull’Etna, aveva denunciato le carenze nei soccorsi. Il riferimento è alla legge numero 74 del 2001, «che prevede che le Regioni individuino nelle strutture operative regionali e provinciali del Cnsas i soggetti di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario nel territorio montano ed ipogeo». 

La legge, nonostante «gli ormai oltre 150 interventi di soccorso all’anno, dall’Etna alle Madonie, alle falesie di San Vito Lo Capo, quasi sempre non solo in forma volontaria», non ha però trovato attuazione in Sicilia. «Spiace constatare come i continui, reiterati e costanti appelli alla Regione siciliana, e segnatamente ai vertici dell’Assessorato alla Sanità in questi anni siano rimasti inascoltati, o peggio, rimbalzati in un muro di gommosa e burocratica inerzia», dichiara nel suo appello Bisagna.

«Nel caso in questione – prosegue il presidente regionale del Cnsas – non sappiamo perché non è intervenuto l’elicottero del 118, ma, probabilmente avrebbe potuto fare comunque ben poco, in quanto nelle regioni, e non sono solo quelle alpine, dove il Soccorso Alpino è implementato nel sistema 118, l’elicottero cala con il verricello l’equipe sanitaria e tecnica, e procede all’immediata estricazione del ferito, ove le condizioni cliniche lo consentano».

I carabinieri hanno avviato una indagine e inviato una informativa alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Nei giorni scorsi un altro turista milanese aveva perso la vita sulla spiaggia delle sabbie nere di Vulcano.

[Foto di Motumboe]

 

 

 

Redazione

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