La polizia di Stato ha arrestato per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, i palermitani D.F.R. 53enne e G.E. 52enne, denunciandoli anche, in concorso con il 53enne B.M. per il reato di truffa. L’arresto è maturato nell’ambito di articolate attività investigative condotte dagli agenti del commissariato Libertà, a seguito della denuncia presentata dal titolare di una società finanziaria del capoluogo in ordine ad un possibile tentativo di truffa da parte di alcuni individui che, presentatisi presso la filiale della società con documenti verosimilmente falsi, avevano chiesto l’erogazione di un prestito. I truffatori, infatti, come poi accertato dalla polizia di Stato, per perpetrare il raggiro, si sarebbero avvalsi dell’utilizzo di carte d’identità compilate con dati sottratti a persone anagraficamente esistenti e sulle quali avrebbero poi apposto le proprie effigi.
Gli agenti, al fine di identificare gli autori della truffa, hanno fatto in modo che il denunciante fissasse con loro un appuntamento presso un bar del quartiere Bonagia e, al contempo hanno predisposto un servizio di appostamento nei pressi dell’esercizio commerciale, fingendosi comuni avventori. Hanno quindi atteso che le parti si incontrassero e che si concretizzasse la truffa attraverso la stipula di un contratto di finanziamento per 46mila euro, intervenendo allorquando uno dei truffatori, allontanandosi si ricongiungesse con i complici, che lo attendevano a poche centinaia di metri dal luogo dell’appuntamento.
I tre uomini sono stati quindi fermati e perquisiti: addosso a G.E. sono stati rinvenuti una carta d’identità, una patente di guida, una tessera sanitaria, tutti falsi e intestati ad altra persona, ma riportanti la sua fotografia; addosso a D.F.R. gli agenti hanno rinvenuto invece un documento di identità intestato ad un’altra persona, ma con la foto di G.E., una tessera di un istituto di credito, la fotocopia di un documento d’identità ed una tessera sanitaria, anch’essi intestati ad un’altra persona, nonché due chiavette Usb contenenti file dove erano presenti altre copie di documenti falsi. B.M. aveva addosso, invece, due telefoni cellulari che, al pari di tutta la documentazione rinvenuta, gli agenti hanno posto sotto sequestro. Alla luce di quanto emerso, D.F.R. e G.E. sono stati arrestati, in concorso, per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, nonché deferiti all’autorità giudiziaria, unitamente a B.M., per il reato di truffa.
(Fonte: Questura di Palermo)
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