Condannato a cinque anni e mezzo di reclusione l’ex deputato regionale Giuseppe Gennuso – decaduto da parlamentare nel novembre 2019 – coinvolto in un’inchiesta per voti di scambio alle ultime Regionali. Nella decisione di oggi da parte del Tribunale Gennuso è stato condannato, insieme a Walter Pennavaria, come amministratore di fatto del consorzio Granelli e della Granelli gestione acquedotto Srl. Per Pennavaria, amministratore legale del consorzio Granelli, è scattata la pena di quattro anni e mezzo.
Ai due sono stati contestati reati per truffa aggravata, adulterazione di sostanze alimentari e frode nell’esercizio del commercio dato che, dagli accertamenti eseguiti dagli investigatori, è stato accertato che le società gestite dai due distribuivano acqua «non idonea al consumo» agli abitanti delle contrade Granelli-Chiapppa e delle zone limitrofe, in provincia di Pachino.
Gennuso, politico di Rosolini eletto con i Popolari e Autonomisti a sostegno di Nello Musumeci, alla corsa per le ultime Regionali è risultato il candidato più votato in provincia di Siracusa con oltre seimila voti, di cui 424 ad Avola, località in cui si sono concentrate le attenzioni della direzione distrettuale antimafia di Catania con un’inchiesta sulla presunta compravendita delle preferenze. Quella vicenda costò a Gennuso gli arresti domiciliari.
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