Truffa e circonvenzione di anziani, tutti deceduti. Sono questi i reati per cui sono state arrestate sette persone, di età compresa tra i 26 e i 55 anni, nel Messinese. I carabinieri hanno sequestrato beni per 106mila euro. Alcuni degli arrestati dai militari di Cesarò operavano nel settore finanziario, adesso sono accusati di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione di erogazioni pubbliche, falsità ideologica e materiale e circonvenzione di incapaci.
Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero circuito anziani all’epoca dei fatti ultranovantenni e oggi tutti morti, per ottenere indebitamente ingenti somme di denaro, beni mobili e immobili. Inoltre, approfittando dello stato di infermità e dell’età avanzata delle vittime, le avrebbero indotte a sottoscrivere contratti assicurativi, investimenti in titoli e polizze vita guadagnando delle provvigioni.
Alcuni allevatori, tra gli indagati, si sarebbero impossessati di un cospicuo numero di capi di bestiame e di fondi agricoli a Cesarò e San Teodoro (in provincia di Messina) con la sottoscrizione di indebiti contratti d’affitto e fraudolente dichiarazioni per ottenere illecitamente i contributi comunitari dall’Agea. Nell’ambito delle indagini sono emersi anche falsi contratti di lavoro con conseguenti fittizie comunicazioni di assunzioni di braccianti agricoli per ottenere l’indennità di disoccupazione agricola corrisposta dall’Inps.
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