Tra i beni di cui era entrato in possesso c’era pure una chiesetta del ‘500 sconsacrata, usata come deposito per ricettazione. Lì dentro una volta fu trovata pure una jeep rubata. Anche questa è finita nell’elenco dei beni che sono stati sequestrati a Troina a Salvatore Barbera, detto Pippo u randazzisi. Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Enna, in esecuzione di un decreto del Tribunale di Caltanissetta.
Il 50enne Barbera è stato arrestato durante l’operazione antimafia Discovery 2 ed è stato condannato a 13 anni di carcere per far parte di Cosa Nostra a Troina, legata al clan catanese Santapaola. La sentenza è arrivata un mese fa dalla Corte d’Appello di Caltanissetta. Oggi, mentre lui è detenuto, scatta il sequestro dell’intero suo patrimonio immobiliare: quattro fabbricati e 19 appezzamenti di terreni, tutti a Troina, per un valore di centinaia di migliaia di euro.
I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria, coordinati dal procuratore aggiunto della Dda di Caltanissetta Santi Roberto Condorelli, hanno accertato che Barbera avrebbe destinato i proventi delle attività illecite nell’acquisto di beni immobili, molti dei quali cointestati con altri vicini all’organizzazione mafiosa. Un patrimonio in evidente sproporzione rispetto ai modesti redditi dichiarati.
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