Avrebbe picchiato la moglie già a pochi mesi dal matrimonio, con calci e pugni. Per questo motivo un uomo, originario del Bangladesh e di 38 anni, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione. All’uomo è stata inflitta pure l’espulsione. A decidere è stato il giudice di udienza preliminare di Palermo, Wilma Mazzara.
L’imputato, assistito dall’avvocato Salvatore Modica, era accusato di maltrattamenti alla moglie e induzione all’aborto: è stato condannato per la prima imputazione e assolto per la seconda. Non ci sarebbero infatti prove che i medicinali dati dall’uomo alla moglie abbiano influito sull’aborto, poi eseguito in ospedale. L’intervento della polizia è stato sollecitato da una vicina che aveva raccolto le confidenze della vittima.
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