Treni, nuove regole per chi è senza biglietto Da 50 a 5 euro nelle stazioni minori

Multe meno salate per chi sale sui treni regionali senza biglietto. Ma a due condizioni: andarsi a costituire subito dal capotreno e trovarsi in una stazione di provincia. Già, perché se sali sulla carrozza all’ultimo respiro a Catania, Siracusa, Palermo e Messina non hai via d’uscita: la sanzione è di 50 euro oltre al prezzo del ticket. Sono le nuove regole di Trenitalia a partire dal 1 giugno 2013, ma che momentaneamente non compaiono sul sito della società.

Fino ad ora i passeggeri ritardatari saliti sul treno senza biglietto potevano contare su due opzioni: provare a impietosire il capotreno che, se mosso a compassione, avrebbe potuto chiudere un occhio, oppure pagare la sanzione piena, cioè 50 euro, come imponeva la norma. Questo non avveniva nelle stazioni sprovviste di biglietteria o macchinette self service, dove era possibile acquistare senza aggiunte il ticket sul treno. Adesso la multa si riduce a 5 euro, ma solo se l’utente dimostra di essere salito ad una stazione di provincia. Il capotreno, inoltre, può controllare sul momento eventuali guasti alle postazioni self service, collegate in rete. In questo caso il passeggero che non ha potuto acquistare il ticket non per colpa sua, potrà pagare sul treno solo il prezzo del biglietto. La stessa cosa accade nei centri dove, né in stazione, né in paese, esiste un punto vendita. «Sono pochi, ad esempio Guardia Mangano e Carruba sulla tratta Fiumefreddo-Catania – spiega Giosuè Malaponti, del Comitato pendolari siciliano – e il personale di Trenitalia ne è già a conoscenza perché dispone di un elenco».

Rimane invariata invece la sanzione di 50 euro oltre al prezzo del biglietto per chi sale abusivamente nelle stazioni delle grandi città: Catania, Palermo, Messina e Siracusa. «Qui ci sono ampie possibilità di acquistare il biglietto, sia dalle macchine sia dal personale, quindi non c’è scusa che regga», precisa Malaponti.

Nel frattempo è stato lanciato un nuovo portale dedicato ai pendolari che in tutta Italia si spostano in treno. Si chiama Ciufer e punta a realizzare un report completo, regione per regione, della situazione e dei disagi di milioni di passeggeri, diventando un interlocutore per Trenitalia e le istituzioni e punto di riferimento per gli utenti.

[Foto di Ciufer]

Salvo Catalano

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