Si è spostata in via Cordova, la sede di Almaviva a Palermo, la protesta dei 60 lavoratori contro i trasferimenti a Rende legati al mancato passaggio a Exprivia che ha acquisito al commessa Enel. Dopo i sit-in degli ultimi tre giorni, prosegue lo sciopero dei dipendenti, che dura ormai da 25 giornate, iniziato il 19 dicembre e prorogato fino al 31 gennaio. Stamane, proprio nella sede palermitana del colosso dei call center nel Paese, il cui ingresso è presidiato dalle forze dell’ordine, è arrivato il presidente di Almaviva Contact Andrea Antonelli, per un incontro in tarda mattinata i sindacati. Molto probabilmente, la riunione non riguarderà i trasferimenti bensì la riorganizzazione della sede palermitana.
Nel pomeriggio, invece, ci sarà l’atteso incontro al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, alla presenza del viceministro Teresa Bellanova, per provare a stoppare i temuti trasferimenti che si trasformeranno in licenziamenti se i lavoratori dovessero ancora rifiutarsi. Il tavolo, tuttavia, sarà riservato esclusivamente ad Almaviva ed Exprivia, senza le parti sociali. «L’auspicio – dice Marcello Carrà, uno dei lavoratori che avrebbe dovuto prendere servizio a Rende dal 9 gennaio – è che riescano a trovare un’intesa per scongiurare i licenziamenti senza obbligarci a traferirci in Calabria».
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