Le facce deluse dalle prime proiezioni hanno lasciato spazio ai sorrisi. Pietro Savona adesso ci crede. Sarà il candidato del Pd a sfidare l’ex deputato regionale Girolamo Fazio al ballottaggio nella corsa alla poltrona di primo cittadino di Trapani. Savona ha staccato di circa mille voti il senatore Antonio D’Alì che in un primo momento, durante la lunga notte che ha accompagnato lo spoglio, era dato favorito e possibile sfidante di Fazio.
Questa mattina, dopo essersi concesso qualche ora di riposo, Savona ha radunato i giornalisti nel suo comitato elettorale. Dopo i primi ringraziamenti, il candidato dem, che gode dell’appoggio di Paolo Ruggirello, ha parlato del voto del prossimo 25 giugno che designerà il successore dell’uscente Vito Damiano. «Non è un voto a me – ha sottolineato Savona nel corso del suo intervento – ma un voto per la città. Io voglio essere un sindaco che dialoga con tutti coloro che hanno voglia di fare».
Sulla possibilità di stringere alleanze con gli sconfitti, Savona è deciso. «Non abbiamo intenzione di fare alcuna alleanza. Ci rivolgeremo a tutti i cittadini, anche gli elettori di Fazio, che hanno la possibilità di riflettere meglio. Noi parleremo alle coscienze degli elettori». Lascia invece uno spiraglio aperto al Movimento 5 Stelle. «All’interno del movimento – conclude – ci sono delle persone per bene che credono nel cambiamento. Ci sono dei presupposti per aprire un dialogo. Ci appelliamo anche a loro nell’interesse della città».
Tanti volti stanchi ma sorridenti anche all’interno del comitato elettorale di Fazio, uno dei candidati più chiacchierati di questa campagna elettorale. Arrestato nell’ambito dell’operazione Mare Monstrum, attualmente si trova indagato a piede libero e con un provvedimento di divieto di soggiorno a Palermo. «Quello che è successo ieri sera – ha detto l’ex parlamentare regionale – era quasi impossibile da immaginare. Per quanto mi riguarda abbiamo già vinto. Uscire fuori con questo risultato è una grande vittoria» .
Ovviamente Fazio si è soffermato sulla vicenda giudiziaria che lo ha investito in piena campagna elettorale. «L’obiettivo primario – ha affermato – è quello di uscire pulito dopo il fango che mi è stato scaraventato addosso. La gente ha appoggiato un uomo che ha dimostrato la sua correttezza nel corso dei dieci anni alla guida della città. Dimostrerò nelle dovute sedi la mia innocenza. In questo momento l’unico dato certo è che è stato ribaltato il risultato iniziale che ci vedeva tagliati fuori». A chi gli chiede se ha mai pensato di tirarsi indietro, risponde deciso. «Se mi fossi arreso, avrei fatto il gioco di qualcuno». Come Savona, anche Fazio esclude qualsiasi tipo di alleanza. «Non ho fatto apparentamenti con nessuno prima e non lo farò adesso».
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